Torturato per ore per aver detto la verità: i cavalli in quel maneggio venivano maltrattati e la loro quotidianità era ben lontana dal benessere animale.
Torturato per ore per aver detto la verità: i cavalli in quel maneggio venivano maltrattati e la loro quotidianità era ben lontana dal benessere animale.
Una drammatica vicenda quella denunciata da Striscia la notizia, successa a Caluso, una località in provincia di Torino dove lo stalliere e maestro d’equitazione Giovanni Santi, stanco di vedere i cavalli soffrire ha deciso di raccontare ciò che sapeva.
Ma dopo la visione del servizio andato in onda il 2 marzo, i titolari del maneggio Salvatore Carvelli e Camilla Cassina hanno deciso che Santi doveva pagare per aver fatto la spia.
La spia, era nient’altro che aver raccontato di un maneggio ridotto a un lager dove gli animali venivano maltrattati, le carcasse seppellite in giardino e i medicinali erano scaduti.
LEGGI anche: MALTRATTAMENTI SUGLI ANIMALI: COMMESSI DA OLTRE IL 14% DEGLI ADOLESCENTI ITALIANI
I proprietari hanno riconosciuto le mani dell’uomo che stava facendo crollare il loro castello di sabbia e hanno deciso di vendicarsi.
Dopo aver attirato con scusa Santi nella stalla, lo hanno intimato a confessare. Al tentativo di fuga lo stalliere è stato preso a bastonate e appeso al soffitto con una fune.
A testa in giù arriva la richiesta dei titolari: Giovanni deve firmare una deposizione scritta in cui dice di essere stato lui a chiamare Striscia la notizia e a portare i medicinali scaduti e sequestrati dai Carabinieri.
LEGGI anche: MALTRATTAMENTO ANIMALI: 10 ORRIBILI PRATICHE CHE LA CINA DOVREBBE ABOLIRE
L’obiettivo era quello di sollevare da ogni responsabilità il maneggio e superare le indagini. Giovanni non ci sta e per lui iniziano le sevizie.
Prima un tentativo di tagliarli le dita con delle forbici e poi la minaccia, raccolta dalla Stampa: “Ti sbudello come un capretto”.
Una lunga serie di torture culminate con la rottura di entrambe le braccia.
LEGGI anche: ANIMALI IN CITTÀ: ANCORA TROPPI I MALTRATTAMENTI CHE RESTANO IMPUNITI
Per fortuna, la legge sta facendo il suo corso: i due titolari del maneggio sono stati arrestati per violenza privata, sequestro di persona e lesioni gravi ai danni dello stalliere.
A Giovanni e a chi come lui denuncia i maltrattamenti agli animali va tutta la nostra solidarietà. La violenza è un gesto da condannare sempre e comunque.
Dominella Trunfio
Foto: Corriere.it Torino