La Grotta Mangiapane si trova lungo la costa di Scurati in provincia di Trapani immersa in un paesaggio mediterraneo dove a fare da scenario è il fenomeno del carsismo che ha dato vita a numerose grotte.
La Grotta Mangiapane si trova lungo la costa di Scurati in provincia di Trapani immersa in un paesaggio mediterraneo dove a fare da scenario è il fenomeno del carsismo che ha dato vita a numerose grotte.
La Grotta Mangiapane è nel comune di Custonaci, che da sempre vanta una tradizione legata alle attività estrattiva del marmo soprattutto perché, è il primo bacino marmifero della Sicilia, il secondo in Italia. Per questo motivo, ovunque si volga lo sguardo ci sono grotte, la più grande è proprio quella di Mangiapane.
Qual è la sua particolarità? Mangiapane non è solo una grotta, ma il piccolo scrigno che custodisce un villaggio, un magnifico esempio di architettura spontanea.
La Grotta Mangiapane è alta circa 70 metri, larga 13 e profonda 60, come dicevamo è la più grande di nove grotte, ovvero quelle di Buffa, del Crocifisso, Rumena, Miceli, Cufuni, della Clava, Maria Santissima, e Abisso del Purgatorio che si trovano nel territorio di Scurati.
Dal 1819 all’interno di Mangiapane ci sono delle piccole case e botteghe abitate fino agli anni Cinquanta, da agricoltori e pescatori.
Non solo, essa si trova all’interno della Riserva Naturale Orientata Monte Cofano ricca di biodiversità. Appena arrivati, ci si immerge in un borgo rurale dove ci sono case in pietra, stalle, forni a legna, strette viuzze a basole fanno da scenario. Qui sembra che il tempo si sia letteralmente fermato, tutto è in perfetto equilibrio tra uomo e natura.
Tutte le case sono, infatti, realizzate con materiali naturali non a caso ritrovamenti archeologici testimoniano che la Grotta Mangiapane era abitata perfino nel Paleolitico.
Sono stati trovati utensili, denti e ossa di animali e graffiti conservati oggi nel Museo Pepoli di Trapani e il Museo Etno Antropologico di Parigi e oggetto di studi condotti dal marchese Guido Dalla Rosa nel 1870, dal paleontologo francese Raymond Vaufrey nel 1925 e dall’archeologo Sebastiano Tusa per la Soprintendenza dei beni culturali di Trapani.
E tanto splendore non poteva non far innamorare anche il mondo della televisione, nella Grotta Mangiapane sono stati girati alcuni episodi del ‘Commissario Montalbano’. Ma tutto questo è stato reso possibile grazie a un lavoro di recupero e salvaguardia portato avanti dall’Associazione Museo Vivente di Custonaci e della Pro Loco Custunaci.
Dopo lo spopolamento la Grotta versava in uno stato di abbandono, così alcuni abitanti delle frazioni vicine chiesero ai nipoti della famiglia Mangiapane l’autorizzazione a rimettere in sesto l’intero complesso, oggi di proprietà della Regione Sicilia.
Così, dal 1982 la grotta è un Presepe vivente visitato da migliaia di persone. Ci sono oltre 45 scene e centinaia di figuranti che rappresentano la Sicilia rurale riproducendo fedelmente i mestieri di un tempo.
Il Presepe è frutto di un lavoro di ricerca che ha coinvolto l’Università di Palermo, attraverso l’Istituto di Scienze Antropologiche e Geografiche e il Servizio Museografico della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Dominella Trunfio
Foto Presepe: Associazione culturale Museo vivente di Custunaci
Foto Grotta di Mangiapane: Pro Loco Custunaci