Un raro fenomeno ha sorpreso gli escursionisti che ieri si trovavano sull'Etna. Una colata di lava è entrata in contatto con una massad'acqua, dovuta alla presenza di neve. In tutto 7 persone sono rimaste ferite lievemente. È accaduto ieri mattina alle 12.43, quando si è verificata quella che in gergo viene chiamata esplosione freato-magmatica
Un raro fenomeno ha sorpreso gli escursionisti che ieri si trovavano sull’Etna. Una colata di lava è entrata in contatto con una massa d’acqua, dovuta alla presenza di neve. In tutto 7 persone sono rimaste ferite lievemente. È accaduto ieri mattina alle 12.43, quando si è verificata quella che in gergo viene chiamata esplosione freato-magmatica.
L’evento si è verificato in località Belvedere, sul bordo occidentale della Valle del Bove, a circa 2700 metri sul livello del mare.
Spiega l’Ingv che l’esplosione è avvenuta in corrispondenza del fronte della colata di lava che emerge da una bocca posta alla base del Nuovo Cratere di Sud-Est, a circa 3200 metri di quota sul mare. La lava avanzava con una temperatura superiore ai 1000 gradi centigradi in una zona ricoperta di neve.
“Sono sette i feriti, tra cui due guide. È stato un evento assolutamente non prevedibile” ha detto all’Adnkronos il geologo Carlo Cassaniti, consulente del sindaco di Nicolosi per la Protezione Civile comunale, dopo un sopralluogo sull’Etna. “A 2.700 metri, dove è possibile fare escursioni con le guide vulcanologiche, si è verificato un fenomeno non molto frequente. La colata lavica ad altissima temperatura – può anche raggiungere i mille gradi, ma saranno stati 500/600 – è entrata in contatto con la massa d’acqua perché lì c’era la neve”.
Cos’è accaduto esattamente?
La neve, al contatto con la lava, si scioglie, formando delle pozze d’acqua che possono essere ricoperte dalla lava. Quello che è accaduto ieri è che l’acqua sotto la colata lavica tende a vaporizzare e provoca delle esplosioni freato-magmatiche.
Nel fenomeno esplosivo è stato coinvolto anche un vulcanologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo (INGV-OE), Boris Behncke, che ha riportato lievi escoriazioni.
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L’esplosione è evidenziata da una densa nube bianca che si è allargata molto velocemente come mostra il video che segue, registrato dalla telecamera di sorveglianza ENV, il cerchio nero evidenza l’esplosione freato-magmatica avvenuta alle 12:43 (ora locale) di oggi.
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In questi giorni, l‘Etna torna dunque a farsi sentire. Da fine febbraio con una splendida eruzione, fino al 15 marzo, il vulcano siciliano ha regalato spettacolo. Mercoledì alle 8.34 l’attività stromboliana dell’Etna al Nuovo Cratere di Sud-Est si è intensificata, generando una colata lavica sommitale, intervallata da emissioni di cenere.
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Uno spettacolo che a volte però può fare paura.
Francesca Mancuso