I cartelloni pubblicitari che respirano e puliscono le città, eliminando lo smog

Pulisce la città dallo smog e anche l’aria degli uffici, non è uno strano dispositivo, ma un cartellone pubblicitario che ha un tessuto rivoluzionario.

Pulisce la città dallo smog e anche l’aria degli uffici, non è uno strano dispositivo, ma un cartellone pubblicitario che ha un tessuto rivoluzionario.

Si tratta di una fibra nanotecnologica che è appunto in grado di assorbire ed eliminare gli inquinanti responsabili dello smog, si chiama The Breath e funziona sia dentro che fuori dagli edifici.

L’idea è di due imprenditori di Pavia, Gianluca Barabino e Giammarco Cammi che hanno creato nel 2014, la start up Anemotech Srl, nata all’interno del gruppo Ecopogram, il colosso che gestisce anche San Siro.

Dopo due anni di incubazione e varie sperimentazioni si è arrivati alla nascita di The Breath, un tessuto composto da strati esterni che sono in fibra tridimensionale idrorepellente con proprietà antisettiche e uno strato intermedio a carboni attivi che uniti alla nanotecnologia, riducono le particelle inquinanti.

“Installato nei centri urbani e nelle reti stradali ad alta percorrenza, negli edifici ad uso pubblico e privato, The Breath è in grado di diminuire i valori dei precursori delle polveri sottili, meglio noti come PM 10, PM 2.5 e PM 1.0”, si legge sul sito.

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Il tessuto può essere installato anche all’interno di uffici o edifici residenziali per catturare l’inquinamento provocato da apparecchiature elettriche ed elettroniche come pc, cellulari, fotocopiatrici o anche sistemi di riscaldamento.

Il tessuto innovativo è stato premiato a Ecomondo 2016 e applaudito da Legambiente, ma già Umberto Veronesi aveva salutato con entusiasmo questa tecnologica spiegando che la riduzione dell’inquinamento significa anche prevenzione dei tumori.

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Alcune città italiane hanno già adottato il tessuto sottoforma di cartellonistica pubblicitaria da esporre nelle principali piazze o nei raccordi più trafficati, ci sono ad esempio a Milano, Roma e Torino.

Stesso iter per tanti uffici e istituti scolastici che pensano alla tutela della salute dei lavoratori e degli studenti. Non dimentichiamo poi, che The Breath è stato utilizzato anche allo stadio Meazza di Milano.

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Il tessuto passivo è a basso impatto ambientale e non utilizza energia, speriamo che arrivi presto anche in altre città italiane.

Dominella Trunfio

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