Sei solo una bambina e non capisci bene quello che sta per succederti. Qualcuno ti lega le gambe, ti sciacquano con acqua calda e sei pronta per essere tagliata. La sofferenza è indicibile. Ci vogliono settimane a guarire, se non ci sono infezioni. Da quel giorno in poi avrai terribili dolori lancinanti ogni volta che avrai le mestruazioni, ogni volta che ci saranno rapporti sessuali, ogni volta che partorirai, rischiando la vita
Sei solo una bambina e non capisci bene quello che sta per succederti. Qualcuno ti lega le gambe, ti sciacquano con acqua calda e sei pronta per essere tagliata. La sofferenza è indicibile. Ci vogliono settimane a guarire, se non ci sono infezioni. Da quel giorno in poi avrai terribili dolori lancinanti ogni volta che avrai le mestruazioni, ogni volta che ci saranno rapporti sessuali, ogni volta che partorirai, rischiando la vita.
È l’orrore delle mutilazioni genitali femminili. Ben 200 milioni di ragazze e donne in 30 paesi hanno sofferto di una qualche forma di mutilazione genitale. Le ragazze fino ai 14 anni sono 44 milioni del totale delle vittime di mutilazioni. La più alta incidenza di casi in questa fascia di età si registra in Gambia (56%), in Mauritania (54%) e in Indonesia, in cui circa la metà delle ragazze fino a 11 anni ha subito la pratica.
Metà delle donne e delle ragazze mutilate vive in tre paesi – Egitto, Etiopia e Indonesia.
Somalia (98%), Guinea (97%) e Djibouti (93%) sono i Paesi con l’incidenza più alta fra le ragazze e le donne dai 15 ai 49 anni.
In gran parte dei paesi la maggioranza delle bambine sono state mutilate prima di compiere cinque anni.
Sono i dati che vengono da UNICEF e UNFPA.
Per fortuna, i tassi d’incidenza fra le ragazze dai 15 ai 19 anni sono diminuiti negli ultimi 30 anni: in Liberia di 41 punti percentuali, in Burkina Faso di 31, in Kenya di 30 e in Egitto di 27.
“Danneggiano in modo permanente i corpi delle ragazze, infliggendo un dolore lancinante;. causano gravi traumi emotivi che possono durate per tutta la vita; aumentano il rischio di complicazioni potenzialmente mortali durante la gravidanza, il lavoro e il parto, mettendo a repentaglio la vita della madre e del bambino; negano alle ragazze la loro autonomia e violano i loro diritti umani, sono le Mutilazioni Genitali Femminili. E nonostante tutti i progressi fatti per abolire questa violenta pratica, milioni di ragazze – molte delle quali sotto i 15 anni – saranno costrette a subire questa pratica quest’anno.
Purtroppo, si aggiungeranno alle circa 200 milioni di ragazze e donne che in tutto il mondo hanno già subito la pratica delle Mutilazioni Genitali Femminili – e le loro comunità sono già colpite dall’impatto della pratica sulle donne. Nel 2015, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile hanno riconosciuto lo stretto collegamento tra le Mutilazioni Genitali Femminili/Escissione, diseguaglianza di genere e sviluppo – e riavviato un’azione globale per porre fine alle Mutilazioni Genitali Femminili/Escissione entro il 2030″, hanno dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Anthony Lake e il Direttore generale dell’UNFPA Babatunde Osotimehin.
Le mutilazioni genitali femminili sono una violazione dei diritti alla salute, al benessere e all’autodeterminazione di ogni bambina.
Le legislazioni da sole non bastano. Bisogna alzare la voce e aiutare le donne a rifiutare una pratica dannosa come questa.
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Roberta Ragni