Protagoniste sono sempre loro: le cabine telefoniche in disuso che si trasformano in qualcosa di utile alla collettività. A Lugano diventano piccole biblioteche gratuite, dove chiunque può prendere o lasciare un libro.
Protagoniste sono sempre loro: le cabine telefoniche in disuso che si trasformano in qualcosa di utile alla collettività. A Lugano diventano piccole biblioteche gratuite, dove chiunque può prendere o lasciare un libro.
Un esperimento ormai collaudato che in Italia ha avuto tra i pionieri Roma o meglio il quartiere di Torresina con la Bibliocabina, ma che è già affermato in tutto il mondo, soprattutto Londra, patria delle cabine telefoniche rosse.
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Un luogo che si trasforma, quindi, per favorire la diffusione della cultura e invogliare la cittadinanza a leggere i libri. Il tutto attraverso il bookcrossing. A Lugano già 15 cabine hanno un nuovo look e si trovano sparse per tutto il piccolo territorio svizzero.
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Un’idea che fa bene in tutti i sensi. Gli utenti possono lasciare dei libri, magari quelli abbandonati per anni in cantina o quelli già letti e riletti e prenderne degli altri, senza il bisogno di comprarli. Un modo solidale per scambiarsi cultura e informazioni.
Le cabine in disuso erano poi destinate alla discarica, così gli abitanti di Lugano assieme a associazioni e gruppi culturali hanno deciso di dare loro una nuova vita riciclandole.
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Non ci sono regole se non quelle del buonsenso. Si prende un libro per volta, lo si legge e lo si riporta, cosicché tutti poi abbiano la possibilità di sfogliare quelle pagine.
Non ci sono controindicazioni ma solo vantaggi, in primis quello di non far morire l’amore per la cultura.
Dominella Trunfio