Il glifosato, principio attivo dell’erbicida RoundUp di Monsanto, è stato collegato da un nuovo studio scientifico all’insorgere della malattia del fegato grasso non alcolico.
Il glifosato, principio attivo dell’erbicida RoundUp di Monsanto, è stato collegato da un nuovo studio scientifico all’insorgere della malattia del fegato grasso non alcolico.
Il glifosato danneggia il fegato? Il nuovo studio in questione è stato da poco pubblicato sulla rivista scientifica Nature.
Al momento gli scienziati hanno verificato tale evenienza nei propri studi di laboratorio e ora dovranno capire se il glifosato sia in grado di danneggiare anche il fegato dell’uomo.
Il glifosato è dunque di nuovo al centro dell’attenzione dopo che nel 2015 l’Oms, attraverso lo Iarc, lo aveva inserito ufficialmente tra le sostanze cancerogene per l’uomo, suscitando una vasta polemica in tutto il mondo.
La nuova ricerca è importante perché è la prima a dimostrare un nesso causale tra l’esposizione al glifosato e l’insorgere di una grave malattia.
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Secondo il dottor Michael Antoniou del King College di Londra i risultati dello studio sono molto preoccupanti.
La steatosi epatica non alcolica è l’accumulo di grasso in eccesso nelle cellule epatiche non causato dall’assunzione di alcolici. Nei soli Stati Uniti questa malattia riguarda fino a 90 milioni di persone.
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Secondo i ricercatori il consumo di basse dosi di glifosato prolungato nel tempo può causare danni alle cellule del fegato, gravi malattie come la steatosi non alcolica e persino la necrosi del fegato.
Il glifosato sarebbe dunque in grado di alterare il fegato con un’esposizione prolungata a basse dosi di questa sostanza. I ricercatori ritengono i risultati ottenuti come indicatori di possibili gravi conseguenze per la salute umana e chiedono alle autorità di prendere in considerazione i rischi legati all’esposizione al glifosato che può essere presente anche nell’acqua del rubinetto.
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L’American Liver Association sottolinea che la steatosi epatica non alcolica può causare gonfiore del fegato, cirrosi epatica e portare anche all’insufficienza epatica e al cancro al fegato. Le persone obese, con diabete o colesterolo alto sono a rischio di sviluppare la malattia.
Il glifosato è l’erbicida più utilizzato del mondo e ora che i ricercatori stanno approfondendo i suoi rischi per la salute umana è davvero arrivato il momento di dire basta. La speranza è che l’Italia, l’Europa e molti Paesi del mondo lo mettano al bando al più presto.
GreenMe supporta la campagna Stop Glifosato per la messa al bando di questo erbicida considerato sempre più pericoloso per la salute e per l’ambiente.
Firma qui la petizione per vietare il glifosato e leggi qui il Manifesto #stopglifosato.
Marta Albè