Il terribile inverno di chi fugge dalla guerra: in fila per ore per un pasto caldo

Ci sono meno 22 gradi, ma loro sono costretti a stare in fila al freddo e al gelo per aspettare un pezzo di pane. A Belgrado circa 7mila migranti in attesa si passare il confine ungherese a nord della Serbia, vivono un inverno gelido al di fuori di ogni umanità.

Ci sono meno 22 gradi, ma loro sono costretti a stare in fila al freddo e al gelo per aspettare un pezzo di pane. A Belgrado circa 7mila migranti in attesa si passare il confine ungherese a nord della Serbia, vivono un inverno gelido al di fuori di ogni umanità.

Immagini drammatiche quelle scattate dalla Reuters che mostrano donne, uomini e bambini esposti al gelo e intrappolati in strutture di fortuna lungo la rotta balcanica. Per ore in fila davanti a un ex stazione doganale, aspettano un pasto caldo distribuito dalle autorità locali.

Un pasto che viene consumato accovacciati a terra e appoggiando il piatto di plastica sulla neve. I più fortunati dormono nelle tende allestite al centro di Belgrado, gli altri sono senza riparo. Una situazione al limite della realtà, frutto della politica ungherese che ammette solo 20 persone al giorno come richiedenti asilo nel proprio confine.

Per questo centinaia di famiglie provenienti da Siria, Pakistan e Afganistan che fuggono dalla guerra e dalla miseria sono intrappolate al confine serbo-ungherese.

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La stessa situazione accade nel campo profughi Alexil Derveni nei pressi di Salonicco, come mostrano le immagini pubblicate su Facebook dal volontario indipendente Enzo Infantino, che da anni porta aiuti umanitari e conforto ai rifugiati di guerra in Grecia.

Se questa è l’Europa. È abbastanza evidente la condizione drammatica in cui sono costretti a vivere i rifugiati di guerra in Grecia. Fa molto freddo ci sono -4 gradi. I capannoni presentano evidenti falle da dove addirittura penetra la neve. I servizi igienici sono al collasso perché le tubature si sono tutte ghiacciate. Sono stato più volte nel campo profughi Alexil Derveni nei pressi di Salonicco, ci tornerò nei prossimi giorni per portare un poco di conforto”, scrive sulla sua pagina Facebook Infantino.

E ancora a cornice di immagini da brividi, scrive:

“Ecco come si presenta questa mattina il campo profughi “Alexil Derveni” che si trova nei pressi di Salonicco in Grecia. Qui vive un migliaio di rifugiati perlopiù curdi siriani. È davvero scandaloso come l’Europa non riesca a garantire una assistenza dignitosa ad esseri umani che fuggono dalla guerra”.

campo profughi grecia
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Foto

E da Medici Senza Frontiere arriva un monito sulla situazione critica nelle isole egee della Grecia:

“La cinica negligenza dei Paesi comunitari unita al freddo siberiano e alla mancanza di preparazione di fronte all’inverno hanno peggiorato una situazione già di per sé insopportabile per migliaia di uomini, donne e bambini che cercano protezione in Europa”.

Dominella Trunfio

Foto: Reuters

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