Il pranzo della nonna. C’è chi lo attende con ansia e chi, se la nonna non c’è più, ne conserva preziosamente il ricordo e ripensa a tutto quel ben di Dio con nostalgia. Adesso una nuova ricerca smonta però l’idillio: il pranzo della nonna non fa più per noi!
Ah, il pranzo della nonna! C’è chi lo attende con ansia e chi, se la nonna non c’è più, ne conserva preziosamente il ricordo e ripensa a tutto quel ben di Dio con nostalgia. Adesso una nuova ricerca smonta però l’idillio: il pranzo della nonna non fa più per noi!
Ragù pieno d’olio, lasagne ricche di besciamella, polpette e polpettoni straconditi, torte rustiche zeppe di formaggio e chi più ne ha più ne metta. Tutto buonissimo ma c’è da fare attenzione! Il pranzo che preparano le nonne in Italia è il più delle volte costituito da pietanze molto ricche di condimenti, spesso a base di proteine animali, grasse e troppo caloriche. Proprio per questo non sarebbe adatto alle nuove generazioni. A dirlo la ricerca condotta dalla London School of Economics pubblicata sulla rivista “Food Policy” che ha spiegato proprio questo: attualmente non possiamo più permetterci di mangiare come facevano i nostri nonni!
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Il perché è molto semplice: non facciamo la vita che si faceva una volta quando si lavorava duramente e si camminava molto, oggi infatti la gran parte delle persone fa lavori sedentari, sta quasi tutto il giorno seduta davanti al pc e magari non fa neanche attività fisica. Insomma la cucina ipercalorica andava bene fino a circa 30 o 40 anni fa ma oggi, secondo gli esperti, potrebbe essere addirittura pericolosa.
Lo studio è stato condotto analizzando 26 paesi (tra cui anche l’Italia) in un periodo di tempo che va dal 1989 al 2005, durante il quale sono stati analizzati gli stili alimentari in rapporto alla tendenza all’obesità che si è vista un po’ generalizzata e di pari passo con la globalizzazione. Come ha spiegato il dottor Joan Costa-Font autore dello studio:
“Stiamo ancora mangiando come mangiavano i nostri genitori, o anche di più, ma non ci muoviamo come facevano loro. Un tempo le persone dovevano spostarsi per vedersi faccia a faccia, oggi saltiamo in macchina, prendiamo il bus o la metropolitana pur di non camminare”.
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E ora chi glielo spiega a tutte le nonne d’Italia che non vedono l’ora di cucinare le loro prelibatezze per far contenti figli e nipoti? Il nostro consiglio ovviamente è quello di non rinunciare del tutto ai pranzi della nonna (se abbiamo ancora la fortuna di averla) magari limitiamoli ad occasioni particolari, stiamo attenti a non eccedere con le porzioni e soprattutto facciamo in modo di muoverci di più e di non essere sedentari.