Un enorme arco di cemento, in grado di scivolare e coprire il reattore e racchiudere al proprio interno le scorie radioattive ancora presenti nella centrale di Chernobyl. Una montagna alta oltre 250 metri, costata 1,5 miliardi di euro. L'arco è stato inaugurato ieri ed è il primo vero passo per la messa in sicurezza di Chernobyl
Un enorme arco di cemento, in grado di scivolare e coprire il reattore e racchiudere al proprio interno le scorie radioattive ancora presenti nella centrale di Chernobyl. Una montagna alta oltre 250 metri, costata 1,5 miliardi di euro. L’arco è stato inaugurato ieri ed è il primo vero passo per la messa in sicurezza di Chernobyl.
A finanziare l’opera è stata principalmente la BERS, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.
Quel lontano 26 aprile 1986, il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl esplose nel corso di una serie di verifiche di sicurezza, rigurgitando materiale radioattivo verso il cielo fino a un chilometro di altezza. Le conseguenze furono gravissime. Trenta squadre di soccorso e il personale dell’impianto morirono immeditamente o nelle settimane successive.
I pennacchi nocivi vennero spinti dal vento raggiungendo subito Bielorussia e Russia per poi passare ai paesi scandinavi lasciando cadere la pioggia contaminata sull’Europa centrale, sui Balcani, l’Italia, la Francia, la Gran Bretagna e l’Irlanda.
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Le autorità sovietiche rimasero in silenzio sul disastro per tre giorni senza informare le persone dei villaggi sulla necessità di evacuare. Successivamente, centomila persone vennero evacuate da un’area entro 30 chilometri dell’impianto.
All’indomani di uno dei più gravi disastri nucleare mai accaduti, l’Unione Sovietica mise insieme in fretta e furia un enorme sarcofago di metallo e cemento per cercare di contenere ulteriori perdite di materiale radioattivo dal reattore 4. Ma l’opera non poteva aspirare di certo a diventare una soluzione permanente.
Il sarcofago di cemento doveva essere solo temporaneo, al massimo un paio di decenni. Così, nel 2010 venne avviata la costruzione di questo nuovo arco mobile ad opera del consorzio francese Novarka. Perché mobile? Costruire nell’area del reattore sarebbe stato troppo pericoloso, in questo modo invece la megastruttura è stata costruita e poi fatta letteralmente scorrere al di sopra del reattore.
Un po’ di cifre. Il nuovo arco ha una vita stimata pari a 100 anni. Si tratta della più grande struttura a base mobile mai costruita, con una campata di 257 metri, una lunghezza di 162 metri, un’altezza di 108 metri e un peso totale di 36.000 tonnellate equipaggiati.
L’arco è l’elemento più importante del piano Shelter Implementation per Cernobyl, che ha coinvolto più di 300 tra progetti e attività. Secondo la Bers si tratta di una delle opere ingegneriste più ambiziose mai realizzate.
“L’inizio della scorrimento dell’arco sopra il reattore 4 è l’inizio della fine di una lotta durata 30 anni” ha detto il Ministro dell’ambiente ucraino.
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Dopo 30 anni, finalmente, le scorie di Chernobyl finiranno dentro questa tomba di cemento.
Francesca Mancuso