Palazzi sventrati, alberi a terra, case scoperchiate, allagamenti. Il Lazio si risveglia con uno scenario davvero desolante, quello causato dal forte maltempo e dalla tromba d’aria che ieri in pochi minuti, ha flagellato Roma nord e causato la morte di due persone e diversi feriti.
Palazzi sventrati, alberi a terra, case scoperchiate, allagamenti. Il Lazio si risveglia con uno scenario davvero desolante, quello causato dal forte maltempo e dalla tromba d’aria che ieri in pochi minuti, ha flagellato Roma nord e causato la morte di due persone e diversi feriti.
Tra le zone più danneggiate ci sono Ladispoli e Cesano, vicino al lago di Bracciano ed è proprio qui, che hanno perso la vita un ragazzo indiano di 20 anni colpito da un cornicione crollato da una chiesa e un maresciallo in pensione schiacciato da un albero.
Nella Capitale non si arresta il lavoro delle fiamme gialle, l’allerta meteo diramata ieri dovrebbe finire oggi alle 12 e il vicesindaco di Roma Daniele Frongia annuncia su Facebook che sono ripresi i sopralluoghi in 15 municipi.
Disagi e allagamenti sono percepiti anche in queste ore: la scuola di via delle Pertucce a Tragliatella, nel nord del comune di Fiumicino, rimarrà chiusa mentre fino a tarda notte molte abitazioni della zona di Pesce Luna a Fiumicino, sono rimaste senza corrente elettrica a causa di un fulmine che ha incendiato la centralina. Problemi anche nella stazione ferroviaria e in un numerose palazzine.
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Un maltempo, insomma, che la Protezione civile aveva previsto ma non in maniera così devastante. Forse però c’era da aspettarselo perché è dal 1950, che gli esperti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change osservano cambiamenti negli eventi meteorologici e climatici estremi, ovvero aumenti delle temperature più calde, abbassamenti delle temperature fredde, innalzamenti dei livelli di mari e oceani (rapporto IPCC AR5).
Uno scenario che vi avevamo già prospettato nell’ infografica che mostrava come l’intervento dell’uomo sta generando mutamenti ambientali senza precedenti.
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Attualmente sono monitorate la via Laurentina, la Cristoforo Colombo e via Marmorata. Chiusa inoltre la via Ostiense, verso Piramide, nella corsia centrale. Allagamenti anche tra Portonaccio e la Tangenziale est e davanti alla Fao a piazza di Porta Capena.
Rientrata la situazione in Toscana dove si temeva la piena dell’Arno, nelle Marche già duramente colpite dal sisma le forti raffiche di vento hanno danneggiato la scuola, diversi gli interventi della Protezione civile in Umbria mentre in Sardegna la tromba d’aria ha causato molti danni ad Alghero.
E il maltempo non si arresta e oggi le perturbazioni sono previste anche al Sud e sulle isole.
Dominella Trunfio
Foto: Terzo binario La coccinella