Rinunciamo almeno il sabato al mondo virtuale e viviamo in quello reale, andando a Cena senza telefonini e dialogando, come si faceva una volta, con le persone in carne e ossa.
Rinunciamo almeno il sabato al mondo virtuale e viviamo in quello reale, andando a Cena senza telefonini e dialogando, come si faceva una volta, con le persone in carne e ossa.
Capita sempre più spesso, infatti, che anche mentre si è seduti a tavola, si tenda comunque a isolarsi controllando in maniera spasmodica il proprio cellulare. Per questo motivo, Roberto Tullii, proprietario del bar ristorante Stonehenge di Teramo, il sabato sera da questo inverno, ha lanciato una sfida ai suoi clienti: riuscire a cenare senza lo smartphone.
“Il tutto è nato quando nel prendere l’ordine ad un tavolo ho notato che i due figli di una coppia erano completamente assorti a giocare con i propri smartphone e assenti a tutto il contorno, “scollegati” anche dai genitori”, spiega Roberto Tullii a greenMe.it.
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Talmente tanto concentrati sullo schermo, che per avere l’attenzione dei ragazzi si era fatta parecchia fatica.
“La cosa mi ha dato enormemente fastidio, ai limiti del disgusto e mi ha dato da riflettere. Nei giorni successivi sono stato attento nel controllare sia i tavoli occupati da bambini che da adulti”, continua.
Il risultato però non è cambiato di molto: in ogni tavolo c’era sempre qualcuno che tendeva a isolarsi dal gruppo per controllare messaggi e aggiornamenti sui social network. Èstato così che al proprietario del locale è venuta un’idea.
“Ne ho parlato ai miei soci, mio fratello Ivano e la moglie Clara, e così abbiamo preso la decisione di premiare tangibilmente con uno sconto del 15% i tavoli che rinunciano all’uso del cellulare. Per usufruirne bisogna consegnare i cellulari, ma è necessario che ogni singola persona seduta al tavolo lo faccia”, spiega il proprietario.
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Ma c’è di più. A fine serata chi vuole, può rinunciare allo sconto e devolverlo in beneficenza al Banco di Solidarietà , una realtà di volontari che una volta al mese, porta un pacco alimentare alle famiglie bisognose della città.
“Non pensavo che l’idea venisse accolta così favorevolmente. Il sabato almeno 8 tavoli su 10 consegnano il cellulare e poi almeno 6, sono molto soddisfatti e rinunciano allo sconto devolvendolo in beneficenza. Il nostro auspicio è che anche altri ristoratori seguano questa iniziativa”, conclude Roberto Tullii.
E sulla locandina si legge: “A fine serata ci ringrazierete, ma non per lo sconto, ma per avere passato una serata diversa all’insegna della convivialità”.
Dominella Trunfio