Dieta dissociata: i vantaggi di conoscere le giuste combinazioni alimentari

Mangiare in maniera equilibrata, ve lo ripetiamo sempre, è una delle chiavi del benessere a lungo termine. Spesso si sottovaluta però l’importanza di combinare bene gli alimenti tra di loro in modo tale da garantirsi una migliore assimilazione dei nutrienti (vitamine sali, minerali, ecc.), ridurre il carico glicemico dei cibi ed evitare la comparsa di problemi gastro-intestinali.

Mangiare in maniera equilibrata, ve lo ripetiamo sempre, è una delle chiavi del benessere a lungo termine. Spesso si sottovaluta però l’importanza di combinare bene gli alimenti tra di loro in modo tale da garantirsi una migliore assimilazione dei nutrienti (vitamine sali, minerali, ecc.), ridurre il carico glicemico dei cibi ed evitare la comparsa di problemi gastro-intestinali.

Ma perché è così importante conoscere le giuste combinazioni alimentari e seguirle il più possibile a tavola? Quali sono i vantaggi per l’organismo? L’abbiamo chiesto al dottor Alessandro Targhetta, medico omeopata ed esperto in intolleranze alimentari.

Prima di tutto c’è da fare una piccola premessa sulla dieta dissociata che è alla base della teoria delle combinazioni alimentari. Questa fu ideata da William Hay negli anni ’80 ma fu soprattutto negli anni ’90 che ottenne grande successo. Oggi le sue teorie tornano alla ribalta vista anche la diffusione delle intolleranze alimentari.

Il dottor Targhetta ci spiega che la dieta dissociata è:

Un regime alimentare nel quale vengono assunti separatamente carboidrati, proteine e grassi che aiuta a digerire ed assimilare meglio i vari principi nutritivi. Nello stomaco le proteine necessitano di un ambiente acido per essere digerite, mentre i carboidrati hanno bisogno di un ambiente alcalino, si tratta quindi due ambienti gastrici molto diversi tra di loro! Digerire bene non significa solo non soffrire di gastrite e colite, ma anche mantenere una buona salute a lungo”.

Secondo Hay i pasti nel corso della giornata dovrebbero seguire il seguente schema:

Colazione: frutta fresca di stagione, yogurt, un tè verde o un caffè

Pranzo: riso o pasta integrale o pane integrale o patate cotte con la buccia, verdura cotta o insalata con olio extravergine d’oliva, un frutto dolce

Cena: minestra di verdure, carne, pesce, uova, formaggio o legumi, verdure fresche crude o cotte (no patate) un frutto acido.

Il dottor Targhetta ci suggerisce poi 4 regole da tenere bene a mente quando prepariamo i nostri pasti:

1) I carboidrati non si devono mangiare con le proteine (pasta e carne) e la frutta acidula (agrumi, kiwi, ananas, ecc.)

2) La gran parte della dieta deve essere composta di verdure, insalate e frutta fresca e secca. I cibi alcalini (frutta e verdura) devono essere assunti in quantità quadrupla rispetto ai cibi acidi (pasta, pane, proteine animali, ecc.)

3) La frutta acida (agrumi, ananas, kiwi, ecc.) non va associata con la frutta dolce (kaki, banane, fichi, prugne, ecc.).

4) I pasti, costituiti di alimenti dissociati, devono essere consumati a distanza di almeno 4 ore l’uno dall’altro.

Entrando più nello specifico ecco qualche esempio di giusti abbinamenti tra alimenti e qualche combinazione assolutamente da evitare:

“In linea di massima le verdure si possono combinare bene sia con i carboidrati (pasta e cime di rapa, risotto di zucchine) che con le proteine (fettina di manzo con insalata). I carboidrati (pasta, pane, ecc.) non si devono mai associare con le proteine animali (manzo, suino, pollo, ecc.), come nella tipica pasta al ragù, ma si possono associare invece alle proteine vegetali, come i legumi (pasta e fagioli, riso e piselli), visto che questi ultimi sono sia ricchi di proteine vegetali che di glucidi. I formaggi, meglio se stagionati, vanno bene con i carboidrati (pasta cacio e pepe, panino con il formaggio) e non assieme alle carni.

Il dottor Targhetta ci conferma inoltre che è meglio non associare proteine di origine diversa: ad esempio uova e carne o legumi e carne dato che la digeribilità delle proteine potrebbe risentirne.

E per quanto riguarda le verdure: questi alimenti di origine vegetale si accostano bene con tutto?

“Le verdure tranne quelle amidacee (patate, zucca, carote, ecc.) possono essere consumate assieme alle proteine e ai carboidrati”.

Per quanto riguarda la frutta, a differenza di quanto consigliato da Hay (che comunque valutava e combinava diversamente la frutta acida da quella dolce), il dottor Targhetta ci suggerisce di non consumarla mai dopo i pasti. Ci spiega che si combina male specie con le proteine animali (sbagliata quindi la combinazione melone e prosciutto). Si consiglia quindi di consumare la frutta a stomaco vuoto lontano dai pasti o a colazione, ma mai la sera. 

Leggi anche: FRUTTA CON LA BUCCIA O SENZA? I CONSIGLI DEGLI ESPERTI

A proposito dell’orario in cui consumano determinati alimenti, abbiamo chiesto al dottor Targhetta se esistono cibi più adatti ad essere mangiati a pranzo piuttosto che a cena e viceversa. Ci ha risposto così:

“La maggior parte dei nutrizionisti consiglia un pasto di carboidrati a pranzo e una cena a base di proteine, altri invece il contrario. In ogni caso i carboidrati vanno sempre mangiati dopo un piatto di verdure crude miste di stagione, per abbassare il carico glicemico del pasto, mentre le proteine possono essere consumate assieme alle verdure, meglio se cotte. I carboidrati meglio se integrali e le proteine meglio se vegetali”.

Che problemi possono insorgere sbagliando combinazione alimentare?

“Molti disturbi di origine digestiva: gastrite, colite. Spesso compare mal digestione con sonnolenza, cerchio alla testa, stomaco pesante dopo i pasti”.

La teoria delle combinazioni alimentari vi ha incuriosito? Ecco allora alcune schede che vi possono essere utili a pianificare al meglio i vostri pasti:

combinazioni alimentari cereali

 

combinazioni alimentari carne

combinazioni alimentari pesci grassi

 

combinazioni alimentari legumi

combinazioni alimentari formaggi grassi

combinazioni alimentari formaggi magri

combinazioni alimentari uova

combinazioni alimentari grassi

combinazioni alimentari verdure1

combinazioni alimentari verdure2

combinazioni alimentari latte

combinazioni alimentari zucccheri

combinazioni alimentari frutta acida

combinazioni alimentari frutta acido zuccherina

combinazioni alimentari frutta dolce

combinazioni alimentari frutta dolce

combinazioni alimentari frutta neutra

combinazioni alimentari frutta neutra

combinazioni alimentari frutta secca

Vi consigliamo di provare almeno per un periodo a seguire questo schema alimentare per vedere voi stessi i risultati che si ottengono.

Francesca Biagioli

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