L’edera comune (Hedera helix) è una pianta rampicante adatta al pergolato. E’ adatta alla copertura naturale di muretti e di pareti esterne. Viene coltivata o cresce spontaneamente. E’ molto facile vederla diffondersi sui muri dei vecchi edifici.
Indice
L’edera comune (Hedera helix) è una pianta rampicante adatta al pergolato. È perfetta per la copertura naturale di muretti e di pareti esterne. Viene coltivata o cresce spontaneamente. È molto facile vederla diffondersi sui muri dei vecchi edifici.
Con l’edera si possono creare pergolati e archi in parchi e giardini. Cresce persino lungo i tronchi d’albero. L’edera è una pianta rustica, molto resistente e duratura. È una pianta sempreverde. Le foglie sono presenti sulla pianta in tutte le stagioni e di solito sono screziate con colori più chiari.
Le foglie dell’edera sono di colore verde chiaro e verde scuro. Le proprietà drenanti e tonificanti dell’edera vengono sfruttate in cosmetica per contrastare gli inestetismi della cellulite. Scopriamo come coltivare l’edera.
Edera, habitat naturale
L’habitat naturale dell’edera è a ridosso di vecchi edifici, lungo i tronchi degli alberi e nei sottoboschi ombrosi. Le piante di edera riescono raggiungere anche i 20-25 metri di altezza quando hanno la possibilità di crescere verso l’alto, altrimenti hanno un portamento strisciante.
Edera, coltivazione
Il modo più semplice per iniziare a coltivare l’edera è ricavare una talea da una pianta già esistente. La talea si pianta direttamente in vaso o nel terreno del giardino. Dovrete eliminare le foglie più in basso per poter inserire il vostro rametto di edera nel terreno. In un paio di settimane dove c’erano le vecchie foglie nasceranno i nuovi germogli. Piantate l’edera in primavera.
Edera, temperature ottimali
L’edera è una pianta resistente che sopporta bene sia il caldo che il freddo anche se non ama il clima troppo secco; le temperature ideali per coltivare l’edera durante la bella stagione sono tra i 15 e i 18°C mentre in inverno sarebbe meglio non scendere sotto i 7°C.
Edera, esposizione
Coltivate l’edera nei luoghi soleggiati oppure a mezz’ombra. L’edera preferisce le esposizioni luminose e soleggiate, soprattutto nelle ore centrali della giornata, dunque scegliete bene dove collocarla in giardino. Se volete che l’edera formi un pergolato o si arrampichi lungo un muretto dovrete piantarla nelle vicinanze e utilizzare dei sostegni in legno per agevolarne la crescita.
Edera, terreno ideale
Per coltivare l’edera sia in giardino che in vaso scegliete terriccio fresco da mescolare con della sabbia in modo che diventi ben drenante. Per concimare l’edera in primavera utilizzate compost casalingo ricavato dagli scarti vegetali.
Leggi anche: 10 PIANTE RAMPICANTI ADATTE AL PERGOLATO
Edera, potatura
L’edera è una pianta che cresce molto rapidamente. Tra febbraio e marzo prima dell’inizio della primavera la potrete potare sia per rimuovere i rami rovinati sia per darle la forma che desiderate e per regolarla in altezza.
Edera, annaffiatura
L’edera ha bisogno di annaffiature regolari. Durante il periodo estivo l’edera va innaffiata tutti i giorni mentre in inverno e nelle stagioni piovose le innaffiature si possono diradare.
Edera, fioritura e frutti
La prima fioritura dell’edera avviene quando la pianta compie i 10 anni di età. I suoi fiori sono formati da cinque petali di colore verde riuniti in ombrelle sferiche. I frutti dell’edera sono di colore nero e di forma sferica, sono delle bacche che fanno da cibo per gli uccelli in inverno ma che sono inadatti al consumo umano dato che contengono una saponina che irrita le pareti gastriche.
Leggi anche: LA FIORITURA DELL’EDERA, UNA RISORSA NATURALE PER GLI INSETTI
Edera, significato
Secondo il significato delle piante e dei fiori, l’edera è un simbolo di fedeltà e di amore eterno perché “dove si attacca muore”. A rafforzare questo significato sono le foglie a forma di cuore dell’edera. Nell’antichità l’edera era la pianta sacra a Bacco e si credeva che potesse rappresentare un antidoto contro gli effetti indesiderati degli eccessi nel bere vino.
Marta Albè