Alla scoperta dell'echinacea, pianta dalle mille proprietà capace di rafforzare il sistema immunitario e fungere da antibiotico naturale
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Echinacea. Una pianta dalle proprietà straordinarie capace di rafforzare il sistema immunitario e trattare i sintomi di raffreddore e influenza. Si tratta tra l’altro di un antibiotico naturale da tenere sempre in casa in modo da poterlo utilizzare al bisogno.
L’utilizzo dell’Echinacea in fitoterapia ha origini antiche, già gli indiani d’America ne apprezzavano le proprietà e se ne servivano per curare le malattie da raffreddamento ma anche per trattare ferite e ustioni.
Esistono diverse specie di Echinacea, quelle che si sono mostrate maggiormente attive sono la Purpurea e l’Angustifolia, capaci di attivare i macrofagi e quindi di agire in maniera positiva sul sistema immunitario che, grazie all’aiuto di questa pianta, risulta essere più efficace nei confronti dei microrganismi esterni.
Proprietà dell’echinacea
Proprietà antibatteriche
L’echinacea è un antibiotico naturale in quanto è stata dimostrata la sua capacità di agire contro i batteri.
Ecco allora che questa pianta può essere utilizzata per trattare le malattie delle prime vie aeree (in particolare nella fase iniziale, quando compaiono i primi sintomi) come:
- mal di gola,
- tosse,
- bronchite
Si rivela particolarmente utile anche in caso di infezioni alle vie urinarie come la cistite.
Proprietà antivirali
L’echinacea si è dimostrata efficace anche contro i virus. Una recente ricerca ha dimostrato come un estratto secco a base di questa pianta sia più efficace del farmaco Oseltamivir (Tamiflu) nel trattamento precoce dell’influenza.
Proprietà antinfiammatorie
L’echinacea ha anche doti antinfiammatorie, per questo è ottima per curare le mucose del nostro corpo, ed è stata dimostrata tra l’altro la sua capacità rigenerativa nei confronti della pelle ferita, scottata o irritata.
Come utilizzare l’echineacea
Per sfruttare le proprietà stimolanti sul sistema immunitario e dunque prevenire i malanni di stagione un trattamento a base di Echinacea, come ci suggerisce l’erborista Beatrice Ciarletti, va fatto per 3 mesi. Si può ad esempio iniziare a fine settembre-ottobre prolungando l’assunzione fino a dicembre o gennaio.
Facilissimo preparare un decotto di echinacea: servono un cucchiaio di erba per due tazze di acqua fredda, si porta il tutto ad ebollizione si lascia riposare dieci minuti si filtra e si beve in due momenti separati.
L’alternativa è utilizzare la tintura madre, 50 gocce due volte al giorno, sia come trattamento preventivo che come antibiotico naturale o antivirale in caso siano già comparsi i primi sintomi di mal di gola, tosse, raffreddore o influenza. (Leggi anche: Tintura madre di Echinacea: tutto quello che c’è da sapere e come prepararla in casa)
In erboristeria o farmacia troverete anche capsule o estratti secchi, in questo caso fate riferimento alla posologia pubblicata sulla confezione o chiedete al personale del negozio dove acquistate.
Si può fare di Echinacea anche un uso esterno, esistono infatti in commercio diverse pomate e creme realizzate con i principi attivi di questa pianta e utili a contrastare problematiche come dermatiti, ferite, piccole ustioni, ecc.
Controindicazioni dell’echinacea
L’assunzione di echinacea è sconsigliata a chi è allergico alle Asteracee (tra cui ci sono camomilla, calendula, tarassaco, carciofo) e a chi soffre di malattie autoimmuni o sta prendendo farmaci immunosoppressori.
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