Tris di meteore: stelle cadenti in arrivo. Quando e come osservarle

Arrivano le prime stelle cadenti di giugno. Questo week end potremo ammirare non uno ma ben tre sciami di meteore. Sarà un momento particolarmente favorevole vista l'assenza della luna

Arrivano le prime stelle cadenti di giugno. Questo week end potremo ammirare non uno ma ben tre sciami di meteore. Sarà un momento particolarmente favorevole vista l’assenza della luna.

Il 5 giugno infatti il nostro satellite naturale si troverà nella fase di novilunio e lascerà il cielo completamente al buio. Un ottimo palcoscenico per le meteore. Si tratta di tre sciami minori ma degni comunque di attenzione.

Si comincia la sera dle 3 giugno con le tau Erculidi. Secondo l’Uai queste meteore potrebbero essere i resti della cometa Schwassmann-Wachmann 3 e potrebbero risultare in aumento rispetto agli anni passati.

Per ammirarle bisognerà cercare la costellazione di Ercole, che dalle 21.30 circa si staglierà ben alta in cielo, sopra l’orizzonte orientale come mostra la mappa che segue:

Toccherà poi ad altri due sciami, le omega Scorpidi e le chi Scorpidi che raggiungeranno il picco rispettivamente il 3 e 4/5 giugno. Si tratta di due componenti della stessa corrente e spesso producono meteore brillanti.

Le omega Scorpidi sono la componente meridionale del sistema delle Scorpidi-Sagittaridi. Si tratta di meteore lente con bolidi occasionali.

Le chi Scorpidi sono invece la componente settentrionale e hanno caratteristiche simili alle precedenti. Potrebbero essere state originate dall’oggetto 1996 JG. Queste ultime potrebbero essere meglio visibili la notte tra il 4 e 5 giugno ma anche durante le seguenti vista la totale assenza del disturbo lunare domenica.

Come fare per individuarle? Il radiante, ossia il punto da cui hanno origine, è osservabile per tutta la notte e come il nome stesso suggerisce è nella costellazione dello Scorpione, a sud.

Nella stessa direzione troveremo anche lo spettacolare triangolo, visibile per tutto il mese di giugno, e formato da Marte, Saturno e Antares.

Redazione greenMe.it

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