Migrazione, cibo e cambiamenti climatici osservati e trattati dal punto di vista delle donne. L’Università degli Studi di Torino ha deciso di dare spazio al tema del cibo e delle migrazioni attraverso il progetto “Transnational Appetites: Migrant Women’s Art and Writing on Food and the Environment”.
Migrazione, cibo e cambiamenti climatici osservati e trattati dal punto di vista delle donne. L’Università degli Studi di Torino ha deciso di dare spazio al tema del cibo e delle migrazioni attraverso il progetto “Transnational Appetites: Migrant Women’s Art and Writing on Food and the Environment”.
La presentazione del progetto di ricerca si terrà il prossimo 12 maggio alle 13.30 presso Arena Piemonte – Salone Internazionale del Libro di Torino. In questa occasione si discuterà dell’argomento con Daniela Fargione dell’Università di Torino, Cinzia Pecchio, Presidente Consulta Femminile Regionale del Piemonte, Daniela Ruffino, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte con delega alla Consulta Femminile e con le autrici del Concorso letterario nazionale Lingua Madre.
Nell’arte e nella letteratura il cibo svolge un ruolo cruciale ed è protagonista delle storie raccontate da molte donne. Inoltre, proprio il cibo rappresenta un legame diretto tra il corpo e l’ambiente naturale. E sono spesso le donne a favorire alleanze globali e a stimolare un attivismo ecologico a partire dalle tematiche legate al cibo.
Il progetto è finanziato dalla Compagnia di San Paolo e promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Dopo la presentazione del prossimo 12 maggio, resteremo in attesa del 17 settembre, quando si svolgerà, sempre a Torino (Aula Magna – Cavallerizza Reale), il festival ‘Alla tavola delle migranti’, un’iniziativa parte integrante del progetto e nata con l’obiettivo di coinvolgere il più possibile la cittadinanza.
Sappiamo che il cibo negli ultimi tempi è sempre più spesso protagonista delle nostre vite. Ormai non si parla più soltanto dei piatti da portare in tavola per il pranzo e per la cena. Il cibo è al centro di show-cooking, trasmissioni televisive, gare e opere d’arte. I discorsi sul cibo sono così frequenti che ormai siamo arrivati ad una serie di paradossi: fame, obesità e malnutrizione, malattie genetiche autoimmuni, declino della biodiversità, crudeltà sugli animali e molto altro ancora.
L’intera industria alimentare del cibo concorre ormai alla crisi ecologica contemporanea. Ecco allora l’idea di esplorare le interconnessioni tra cibo e ambiente naturale e la loro rappresentazione artistica in contesti transnazionali.
Nel corso del progetto i temi del cibo, delle migrazioni e dei cambiamenti climatici verranno trattati in collaborazione con esperti nazionali internazionali e attraverso letture, dibattiti, concerti, laboratori, proiezioni di film e documentari che possano incentivare una maggiore consapevolezza sulla situazione del Pianeta e sul nostro futuro, sempre all’insegna della fiducia e della condivisione.
Marta Albè
Leggi anche:
COSA POSSIAMO FARE PER AIUTARE MIGRANTI E RIFUGIATI?
SALSA MIGRANTE: AUTOPRODUZIONE PER LA LIBERTA’ E I DIRITTI DI MIGRANTI E BRACCIANTI PRECARI
RIFUGIATI: LA CRISI DEI MIGRANTI È ANCHE COLPA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI