In questi ultimi periodi stiamo vivendo una vera e propria riscoperta del babywearing, l'antica pratica di portare i propri figli addosso a se', un modo di vivere ad alto contatto con i propri bimbi che fa bene a grandi e piccini
Forse vi sarà capitato di vedere in giro mamme o papà che “portano” i loro bambini senza usare carrozzine o passeggini. Come? Grazie ad apposite fasce o a supporti strutturati (tipo marsupio). In questi ultimi periodi stiamo vivendo infatti una vera e propria riscoperta del babywearing, l’antica pratica di portare i propri figli addosso a se’, un modo di vivere ad alto contatto con i propri bimbi che fa bene a grandi e piccini.
Noi ne parliamo da anni, ma adesso anche i grandi mezzi di comunicazione si sono accorti che il fenomeno è in crescita tra i neo genitori e sempre più apprezzato. Ad esempio, proprio qualche giorno fa anche il Tg2 ha dedicato un servizio al babywearing (potete vederlo QUI).
I lati positivi del portare in fascia sono davvero tanti: permette alla mamma o al papà di muoversi liberamente anche in posti inaccessibili ai passeggini; fa sentire protetto e sicuro il bambino che ritrova la posizione e il calore percepito nei nove mesi in cui è stato nella pancia della mamma; crea legami profondi tra genitori e figli e tanto altro. C’è addirittura chi è riuscito a risolvere in questo modo uno dei problemi più ricorrenti e fastidiosi dei primi mesi di vita dei bimbi: le colichette!
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Per tutte queste motivazioni e per la bellezza di sentire i propri figli “cuore a cuore” sono sempre di più i genitori italiani che scelgono il babywearing. Secondo uno studio condotto da Licia Negri, autrice del libro “Lasciati abbracciare” dedicato proprio al babywearing, su un campione di circa 1300 persone intervistate sul tema “portare” un buon 75% sta utilizzando fasce porta bebè e il 17% le ha già usate in precedenza, mentre il 7% è orientato a iniziare presto.
Perché scelgono questa pratica di origine antica e molto popolare tutt’oggi nei paesi africani e asiatici? Semplice, ‘perché è salutare’ nel 60% dei casi, una maggioranza legata all’87% lo pratica ‘perché ama stare a contatto con il bebè’, un altro 83% lo trova anche molto comodo. Il 98% poi è convinto che il bambino ne tragga assoluto beneficio, visto che si calma con facilità e in molti casi si rilassa e si addormenta.
Importante però scegliere la fascia più adatta alle proprie esigenze o il giusto supporto strutturato che deve essere ergonomico ovvero sostenere il bambino nella posizione corretta garantendo una seduta in cui le ginocchia siano leggermente più alte del culetto, evitando in questo modo di far scaricare il peso del corpo sui genitali (come purtroppo invece avviene nel caso di alcuni noti e diffusi marsupi). Se volete conoscere i diversi tipi di fasce in commercio, avere qualche consiglio su come sceglierle e indossarle, leggete QUI.
Tenete presente poi che esistono consulenti del portare (alcune gratuite altre a pagamento) che potranno darvi molti consigli utili e insegnarvi anche le legature più complicate per portare i vostri bimbi davanti o sulla schiena.
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DOVE ACQUISTARE
Purtroppo i comuni negozi di abbigliamento e accessori per bambini non sempre hanno a disposizione della fasce porta bebè. Fortunatamente la scelta su internet è molto vasta, in Italia ci sono tante belle realtà di mamme che hanno aperto e-shop che vendono le principali marche. Potete fare un giro, ad esempio, su Ecoalternativa.it, Portabimbi.it, AllegriBriganti.it o Elobaby.net, solo per citarne alcuni.
Diversi anche i gruppi di Facebook dedicati al mondo di fasce e marsupi. Tra i più noti sicuramente Piazzetta Babywearing dove è possibile chiedere consigli sul tema del portare e vendere o scambiare i propri supporti usati.
C’è un vero e proprio mondo dietro al portare, lasciatevi coinvolgere! La nostra redazione già l’ha fatto, come potete vedere dalle foto con i nostri bimbi in fascia.
Francesca Biagioli
Foto: greenMe.it
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