Si celebra oggi 15 marzo la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. Per l'occasione, i monumenti e alcuni edifici di 60 città italiane si coloreranno di lilla.
Disturbi alimentari: si celebra oggi 15 marzo la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. Per l’occasione, i monumenti e alcuni edifici di 60 città italiane si coloreranno di lilla.
L’evento è giunto alla sua quinta edizione ed è promosso dall’associazione “Mi nutro di vita”, con la campagna di sensibilizzazione #coloriamocidililla.
In Italia sono oltre 2 milioni i ragazzi che soffrono di anoressia e bulimia fin dall’età preadolescenziale, a partire dagli otto anni. E non si parla semplicemente di “anoressia” o di “bulimia”, ma esistono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata o il binge-eating disorder: insomma, vere e proprie patologie mentali, autentici disturbi psichiatrici, che costringono, chi ne è affetto, a vivere con l’ossessione del cibo, del peso e dell’immagine (sballata) del proprio corpo.
L’anoressia nervosa, per esempio, è la prima causa di morte fra le ragazze dai 15 ai 25 anni e la cosa che lascia sconcertati è che l’età in cui comincia a comparire il disturbo si sta abbassando, in età preadolescenziale. E perché la prognosi è spesso infausta? Perché al problema si unisce, per la quasi totalità delle volte, il rifiuto delle cure. Il Ministero della salute è attualmente impegnato nella stesura di Linee di Indirizzo per la riabilitazione nutrizionale in ambito dei disturbi alimentari, con un Gruppo di Lavoro di esperti e rappresentanti regionali.
Intanto, oggi, molte sono le iniziative in tutta Italia dove molte fontane saranno illuminate di lilla. A Roma si terrà un incontro al Comprensorio di Santa Maria della Pietà, dalle 14.00 alle 18.30, cui interverranno rappresentati di istituzioni e organizzazioni Onlus. Alle 19.00 al Teatro Sala Basaglia, andrà in scena SMILE, uno spettacolo teatrale del Laboratorio ‘Smetto di dare i numeri’. La fontana all’ingresso del Comprensorio di Santa Maria della Pietà sarà illuminata di lilla.
Un’occasione, la giornata di oggi, per far comprendere ai ragazzi (e soprattutto le ragazze) affetti da disturbi alimentari e ai genitori che uscirne si può, ma solo se insieme si prende consapevolezza della necessità di una stretta collaborazione anche con psicologi, nutrizionisti o specialisti in medicina interna. Parlarne, insomma, è la prima cura, così come accettare l’aiuto degli specialisti.
LEGGI anche: Disturbi alimentari: anche le bambine conoscono l’anoressia