Migranti, al via la missione Nato contro gli scafisti nell’Egeo

Per la prima volta, la lotta ai trafficanti di esseri umani turchi, entra nell’agenda Nato.

Per la prima volta, la lotta ai trafficanti di esseri umani turchi, entra nell’agenda Nato. La sua missione, come annunciato dal segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, sarà quella di aumentare la sorveglianza nelle acque del mar Egeo, per impedire l’inarrestabile strage dei migranti diretti verso le isole Kos e Lesbos.

L’operazione militare sarà portata avanti dalla Grecia, dalla Turchia e dalla Germania e l’obiettivo sarà quello di aiutare questi paesi e in generale l’Unione Europea, a far fronte al flusso di profughi e migranti che fuggono da Siria, Pakistan e Afghanistan e fermare gli scafisti.

La missione Nato già partita – approvata a tempo di record grazie all’accordo tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il primo ministro Davutoglu – si compone di cinque navi, tre delle quali (una tedesca, una turca e una canadese) sono già presenti da tempo nell’Egeo. Esse serviranno a intensificare la sorveglianza neutralizzando i trafficanti che operano lungo le coste turche.

Barconi migranti

Lo scopo della missione non sarà di fermare o di respingere i migranti, ma di contrastare il loro traffico. Gli aerei della Nato compiranno dunque missioni di sorveglianza e intelligence, per monitorare il flusso e lavorare a fianco dell’agenzia europea Frontex e della Guardia Costiera di Grecia e Turchia, ha detto Stoltenberg.

L’Alleanza atlantica è quindi pronta ad aiutare Ankara e gestire l’enorme flusso che segue la tratta Turchia- Grecia- Germania con il pieno sostegno degli Stati Uniti. Rimane alta però la tensione sugli appelli Onu per aprire le frontiere alle decine di migliaia di rifugiati siriani.

Non portiamo scritto idioti sulla fronte, non pensiate che gli aerei e i bus siano là per niente. Faremo quel che è necessario, è stato il commento del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha ricordato che il suo paese ha già accolto oltre due milioni di rifugiati siriani. È una vergogna, quanti rifugiati hanno accettato gli altri Paesi? Alcuni 100, altri 300 o 500, ha chiarito.

migranti mare

Dal fronte italiano, il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha espresso soddisfazione per l’accordo e per la risposta operativa a un problema sul fronte sud dell’Alleanza.

L’Italia aveva già chiesto tempo fa, l’attivazione di una missione simile, riscontrando perplessità. Ora il percorso appare più chiaro, ha detto Pinotti.

Intanto in Turchia è iniziato il processo a carico di due sospetti trafficanti di esseri umani, accusati di aver causato il naufragio in cui perse la vita Aylan Kurdi, il bambino di 3 anni il cui corpo senza vita è diventato un’immagine simbolo della crisi migranti. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 35 anni di carcere.

Dominella Trunfio

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