La curcuma, quali sono le proprietà e i benefici scientificamente provati?
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La curcuma, da sempre utilizzata in Oriente sia in cucina che come rimedio curativo, da qualche tempo sta attirando sempre più l’attenzione del mondo occidentale, con particolare riferimento alla scienza. Sempre più studi e ricerche mirano infatti ad approfondire le proprietà e i benefici della curcuma.
La curcuma (Curcuma longa) è una pianta che appartiene alla stessa famiglia dello zenzero. È conosciuta anche come zafferano delle Indie. Della pianta di curcuma viene utilizzata la radice che può essere consumata fresca oppure essiccata e ridotta in polvere per utilizzarla come rimedio naturale o come condimento.
Vi avevamo già parlato della curcuma e delle sue proprietà benefiche. Ora approfondiamo quali sono i benefici scientificamente provati della curcuma e della curcumina, la sostanza attiva presente nella curcuma che la rende così preziosa per la salute.
La curcuma rinforza il sistema immunitario
La curcuma rafforza il sistema immunitario e protegge il nostro organismo dalle infezioni. A sottolinearlo è un studio condotto dagli scienziati della Oregon State University, che hanno analizzato gli effetti della curcuma, e in particolare della curcumina (sostanza fondamentale contenuta nella curcuma) sull’attivazione di un gene del sistema immunitario. La curcumina aumenterebbe i livelli di una proteina chiamata CAMP, che regola la risposta immunitaria innata, fondamentale per proteggere l’organismo da virus e batteri.
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La curcuma migliora la memoria
Secondo studi recenti, aggiungere regolarmente 1 grammo di curcuma alla colazione quotidiana potrebbe ridurre il decadimento cognitivo nelle persone anziane. Gli esperti hanno verificato che la somministrazione di 1 grammo di curcuma a colazione ha migliorato le facoltà mnemoniche dei pazienti che hanno partecipato allo studio, rispetto a coloro a cui è stato dato un placebo. Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition.
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La curcuma ripara il cervello danneggiato
Le proprietà della curcuma come rimedio in grado di migliorare il potere del cervello di autoripararsi sono state evidenziate da una ricerca pubblicata di recente sulla rivista scientifica Stem Cell Research and Therapy. Lo studio porta il titolo di “Aromatic-turmerone induces neural stem cell proliferation in vitro and in vivo”. Si tratta di un importante passo avanti per quanto riguarda la medicina rigenerativa e l’identificazione di sostanze che possano promuovere la differenziazione delle cellule staminali in neuroni.
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La curcuma come antidolorifico naturale
Numerose ricerche stanno evidenziando i benefici della curcuma come antinfiammatorio e antidolorifico naturale. La dose consigliata di curcuma da assumere ogni giorno va da 3 a 5 grammi. Gli studi hanno sottolineato la difficoltà per il nostro organismo di poterla assorbire e quindi utilizzare al meglio. Si è visto però che, per migliorare questo aspetto, è ottimo associare alla curcuma un po’ di pepe nero (basta una puntina di cucchiaino) o in alternativa un grasso (ad esempio l’olio d’oliva).
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La curcuma come antidepressivo naturale
Una ricerca condotta presso il Medical College di Bhavnagar in India e pubblicata sulla rivista Phytotherapy Research che ha scoperto che la curcuma è molto utile in caso di depressione. Il team del dipartimento di Farmacologia ha voluto confrontare gli effetti, ma anche la sicurezza, di un estratto a base di curcuma (1000 mg) e di Prozac (fluoxetina 20 mg) usati insieme e singolarmente per 6 settimane su 60 pazienti con diagnosi di MDD, ovvero disturbo depressivo maggiore. Il risultato? L’effetto della curcuma ad alte dosi è simile a quello del Prozac e non provoca effetti collaterali.
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La curcuma per prevenire gli attacchi di cuore
La curcuma previene gli attacchi di cuore? Tutto merito della curcumina, la principale componente biologicamente attiva della curcuma. I risultati di uno studio pubblicato sull’American Journal of Cardiology hanno evidenziato che assumere una capsula di curcumina da 1 grammo per 4 volte al giorno previene gli attacchi di cuore nei pazienti che hanno subito un intervento di bypass.
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La curcuma renderebbe più efficace la chemioterapia
Secondo alcuni ricercatori dell’University of Michigan Comprehensive Cancer Center, un composto derivato dalla curcuma, denominato FLLL32, riuscirebbe ad aumentare la sensibilità delle cellule tumorali alla chemioterapia. Consulta qui lo studio dedicato al composto FLLL32 e alla sua azione sulle cellule tumorali.
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La curcuma per riparare i danni dell’ictus
Negli ultimi anni i ricercatori hanno approfondito la capacità della curcumina di riparare i danni causati dall’ictus. In particolare si sono concentrati su un farmaco sperimentale chiamato CNB-001, realizzato proprio a partire dalla curcuma. Il farmaco potrebbe ridurre le lesioni e i deficit motori e muscolari causati dall’ictus ma saranno necessari ulteriori approfondimenti per verificare l’applicazione del farmaco sull’uomo. Qui maggiori informazioni.
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Curcumina e morbo di Parkinson
Secondo uno studio condotto nel 2014, il farmaco CNB-001, ottenuto a partire dalla curcumina, il principio attivo più interessante presente nella curcuma, avrebbe interessanti proprietà neuroprotettive e un forte potenziale terapeutico per il trattamento della malattia di Parkinson. Restiamo in attesa di ulteriori studi per comprendere come il farmaco potrà essere utilizzato in futuro per la malattia di Parkinson e non solo.
La curcuma per prevenire il diabete
Uno studio condotto dai ricercatori tailandesi nel 2012 ha evidenziato che la curcuma potrebbe essere utile per prevenire o almeno per ritardare lo sviluppo del diabete mellito di tipo 2 nei soggetti ad alto rischio di sviluppare la malattia. Il merito sarebbe dei curcuminoidi, delle loro proprietà antinfiammatorie e dell’efficacia della curcuma stessa nel regolarizzare i livelli di zuccheri nel sangue.
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Guarda anche il nostro video sui benefici e le proprietà della curcuma
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Marta Albè