Conto termico: le nuove regole per richiedere gli incentivi. Ecco cosa cambia

Nuovo conto termico, arriva finalmente la firma da parte del Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, che ieri ha dato il via libera al nuovo sistema di incentivi dedicato alle rinnovabili termiche

Nuovo conto termico, arriva finalmente la firma da parte del Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, che ieri ha dato il via libera al nuovo sistema di incentivi dedicato alle rinnovabili termiche.

Il Decreto di aggiornamento del Conto Termico disciplina gli incentivi dedicati ai piccoli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili di cui al DM 28 dicembre 2012.

Interventi incentivabili

Cosa cambia? Così come col precedente sistema di incentivi, sarà possibile intervenire per incrementare l’efficientamento dell’involucro di edifici esistenti (coibentazione pareti e coperture, sostituzione serramenti e installazione schermature solari). Sarà possibile sostituire gli impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza (caldaie a condensazione), la sostituzione o, in alcuni casi, la nuova installazione di impianti alimentati a rinnovabili (pompe di calore, caldaie, stufe e camini a biomassa, impianti solari termici).

La novità del nuovo conto termico riguarda l’eliminazione dell’iscrizione ai registri per pompe di calore elettriche o a gas e caldaie a biomassa di potenza termica superiore a 500 kW che potranno accedere direttamente all’incentivo.

È previsto inoltre l‘innalzamento delle soglie di accesso per pompe di calore elettriche, a gas, caldaie a biomassa e impianti solari termici.

Impegno di spesa

Il Ministero ha messo a disposizione 900 milioni di euro all’anno così suddivisi: 700 per i privati e imprese e 200 per la Pubblica Amministrazione.

Modalità di accesso agli incentivi

Come accedere agli incentivi? In primo luogo, è previsto un catalogo di prodotti di mercato prequalificati per l’accesso al meccanismo. In questo caso, vi sarà una procedura semi-automatica di riconoscimento.

Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, è stata offerta una nuova modalità di pagamento ed è stata introdotta la possibilità di erogare un acconto e pagamenti per stato di avanzamento lavori.

Infine, l’incentivo sarà corrisposto dal Gse in un’unica rata qualora per gli importi fino a 5000 euro. È previsto anche l’aggiornamento del contratto tipo predisposto dall’AEEGSI con termini di pagamento ridotti a 60 giorni da fine lavori rispetto ai 180 giorni finora necessari.

Francesca Mancuso

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