È ormai ricordata come la cometa di Natale. Il suo vero nome è C/2013 US10 o Catalina e tra qualche giorno passerà alla distanza minima dalla Terra. Non perdiamo l'occasione di ammirare questa splendida cometa a due code, che con un po' di fortuna e con un cielo sgombro da nuvole e da inquinamento luminoso potrebbe essere visibile anche a occhio nudo
È ormai ricordata come la cometa di Natale. Il suo vero nome è C/2013 US10 o Catalina e tra qualche giorno passerà alla distanza minima dalla Terra. Non perdiamo l’occasione di ammirare questa splendida cometa a due code, che con un po’ di fortuna e con un cielo sgombro da nuvole e da inquinamento luminoso potrebbe essere visibile anche a occhio nudo.
Durante il suo viaggio nelle regioni più interne del sistema solare, la cometa Catalina è stata al perielio, la distanza minima dal sole, a novembre. Adesso invece la cometa si sta avvicinando sempre di più alla Terra.
Domenica 17 gennaio raggiungerà il perigeo, la minima distanza dal nostro pianeta passando a circa 108 milioni di km. Già nel corso di queste notti, ma ancora di più domenica, la cometa potrebbe essere visibile a occhio nudo raggiungendo la magnitudine 6.
Gli oggetti caratterizzati da questa magnitudine infatti sono visibili anche se deboli. Per ammirare a occhio nudo la cometa a due code bisognerà avere un cielo perfettamente pulito, meglio se a distanza da fonti luminose.
Basterà un binocolo o ancora meglio un telescopio per osservare al meglio la bellezza di questo oggetto proveniente dallo spazio profondo.
“Catalina si sta alzando decisamente in cielo e se finora è stata seguita solo da pochi appassionati disposti ad alzarsi prestissimo, da qui in avanti la platea di ammiratori dovrebbe crescere” spiega l’Uai. “Il 17 gennaio, giorno del suo passaggio vicino alla Terra, disterà due gradi abbondanti dalla spirale M 101. Il 25 all’alba sarà praticamente attaccata alla galassia NGC 4529 di magnitudine 10,9”.
Individuarla non sarà difficile. La cometa sorgerà durante le prime ore della notte. Per scovarla basterà cercare la costellazione dell’Orsa Maggiore, il cosiddetto Grande Carro e poi individuare Mizar, la seconda stella del “manico” del Carro. Catalina sarà molto vicina alla stella.
La mappa che segue mostra il cielo del 17 gennaio alle 23 circa.
Incrociamo le dita e speriamo che le nuvole non rovinino lo spettacolo.
Francesca Mancuso
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