Marta Albè Non si ferma la lotta in difesa degli animali da macello, con la speranza di migliorare le condizioni spesso tragiche in cui sono costretti a trascorrere le loro ultime ore di vita. Su Change.org è nata una nuova petizione per dire stop al trasporto di animali vivi.
Non si ferma la lotta in difesa degli animali da macello, con la speranza di migliorare le condizioni spesso tragiche in cui sono costretti a trascorrere le loro ultime ore di vita. Su Change.org è nata una nuova petizione per dire stop al trasporto di animali vivi.
La petizione parte dal Regno Unito, da un’iniziativa di Linda Firmani, ma riguarda una situazione che accomuna gli animali da macello di tutto il mondo. Linda in particolare ricorda che ogni anno milioni di animali come mucche, pecore e maiali vengono trasportati in spazi ristretti a bordo di navi container, camion e treni per viaggi molto lunghi, che possono richiedere anche fino a tre settimane.
Molti di questi animali si ammalano o arrivano sfiniti alla conclusione del viaggio poiché vengono lasciati senza cibo e senza acqua per molto tempo o con quantità insufficienti di risorse a disposizione per sopravvivere.
La maggior parte di questi animali non ha nemmeno lo spazio per muovere la testa, dato che si trovano addossati gli uni agli altri senza il minimo spazio vitale. In particolare l’autrice della petizione fa riferimento ad una grande nave rimasta incagliata al largo di Perth con oltre 13 mila animali vivi a bordo. Da poche ore la nave, bloccata in mare dallo scorso 31 dicembre, è ripartita, ma nel frattempo almeno 30 degli animali che si trovavano a bordo sono morti per inedia.
Fonte foto: ABC
I tragici viaggi degli animali trasportati ai macelli vengono descritti come l’insopportabile preludio di una tragica agonia che li vedrà poi andare incontro alla morte e alla macellazione. Alcuni di questi animali rischiano di essere ulteriormente torturati con strattoni, bastoni, coltelli e altre armi.
La petizione si rivolge in particolare al Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, al Dipartimento per l’Agricoltura australiano, alla Commissione Europea, alla PETA, al Dipartimento per l’ambiente e gli affari rurali e alla Commonwealth Bank of Australia.
Firma qui la petizione per dire stop al trasporto di animali vivi.
Marta Albè
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