Hanno legato un petardo al collo di un gabbiano e lo hanno fatto esplodere in volo. Un gesto di profonda crudeltà verso gli animali che ci lascia senza parole. La morte di un povero gabbiano a causa di un petardo nasce dal gesto terribile di alcuni pescatori. Abbiamo deciso, insieme alla comunità di Facebook, di non mostrare il video che gira in rete, per evitare fenomeni di emulazione
Hanno legato un petardo al collo di un gabbiano e lo hanno fatto esplodere in volo. Un gesto di profonda crudeltà verso gli animali che ci lascia senza parole. La morte di un povero gabbiano a causa di un petardo nasce dal gesto terribile di alcuni pescatori. Abbiamo deciso, insieme alla comunità di Facebook, di non mostrare il video che gira in rete, per evitare fenomeni di emulazione.
Pare che il gabbiano sia semplicemente salito sulla loro barca. I pescatori non lo hanno di certo considerato un ospite gradito e hanno voluto punirlo trasformandolo in un ‘gabbiano kamikaze’. Lo si apprende dal video che gli stessi pescatori hanno girato con lo smartphone e che in seguito è stato pubblicato su Facebook.
Il video sta facendo il giro del web con le sue immagini molto forti e l’unica speranza è che possa essere d’aiuto alle autorità in modo che possano individuare i colpevoli e decidere per loro la giusta punizione.
I pescatori hanno catturato e immobilizzato il gabbiano, gli hanno legato al collo un petardo che hanno acceso appena prima di liberare il volatile. Il povero animale ha cercato di raggiungere il suo stormo, ma in breve tempo la miccia si è consumata e ha provocato l’esplosione del petardo e una morte a dir poco crudele.
“Questo è il gabbiano kamikaze, ha sbagliato a salire sulla barca”, dice chiaramente uno dei pescatori all’inizio del video.
Dal video non è possibile riconoscere i pescatori, perché i loro volti non sono visibili ma le voci e le risate sono ben distinguibili. Il fillmato dura pochi secondi che però potrebbero essere sufficienti per determinare il luogo in cui è stato girato. Potrebbe trattarsi delle vicinanze di Tavolara e delle coste della Gallura, in Sardegna. Pare che nel frattempo i carabinieri e il corpo forestale siano già entrati in azione per individuare e punire i colpevoli.