Vi avevamo già parlato della moringa come di un albero dalle mille virtù, una vera e propria pianta miracolosa utilizzata da secoli per via delle sue proprietà benefiche. Ora la scienza ha riscoperto un antico metodo per depurare l’acqua a partire dai semi di moringa.
Vi avevamo già parlato della moringa come di un albero dalle mille virtù, una vera e propria pianta miracolosa utilizzata da secoli per via delle sue proprietà benefiche. Ora la scienza ha riscoperto un antico metodo per depurare l’acqua a partire dai semi di moringa.
La moringa inizia ad essere considerata come una pianta fondamentale per risolvere la crisi alimentare mondiale e il problema del mancato accesso all’acqua potabile. Nel mondo centinaia di migliaia di persone non possono avere a disposizione l’oro blu se non percorrendo chilometri per raggiungere una fonte valida.
I semi di moringa, e in particolare una sostanza proteica contenuta all’interno di essi, funzionano come un depuratore naturale per l’acqua, attraendo a sé le particelle di sporcizia. Gli alberi di moringa sono presenti soprattutto in aree molto remote del continente africano, in Asia e sull’isola di Madagascar.
Si tratta proprio di quei luoghi in cui sarebbe necessario intervenire maggiormente per mettere a disposizione della popolazione un metodo per ottenere facilmente dell’acqua potabile a partire dalle risorse già presenti.
Già nell’Antico Egitto i semi di moringa venivano utilizzati per risolvere il problema dell’acqua torbida. E di recente i ricercatori della Penn State University hanno iniziato ad esaminare le motivazioni per cui ai semi di moringa possano essere associate delle proprietà antibatteriche utili per purificare l’acqua.
Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista scientifica Langmuir. In questo studio gli scienziati sottolineano che una sostanza peptidica presente nei semi di moringa è in grado di danneggiare le membrane cellulari dei batteri.
Fonte foto: Turbogize
In questa fotografia scattata dai ricercatori della Penn State University potete vedere due bottiglie d’acqua. Entrambe le bottiglie all’inizio contenevano acqua torbida e contaminata. La bottiglia a sinistra è stata trattata con semi di moringa macinati. La particolare proteina presente nei semi di moringa ha attratto i batteri, li ha riunificati e li ha fatti precipitare sul fondo. Questa tecnica secondo gli esperti riduce il pericolo delle contaminazioni batteriche e permette di avere a disposizione acqua sicura da bere per più tempo.
Fonte foto: Penn State University
Nelle zone dell’Africa e dell’Asia che avrebbero bisogno di acqua potabile la presenza dei semi di moringa è abbondante. Secondo gli scienziati, il loro utilizzo da questo punto di vista permetterebbe di risparmiare denaro da utilizzare per altri progetti a favore delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo.
Marta Albè
Fonte foto: Analog Forestry
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