Quando è chiusa sembra una scatola, ma una volta aperta rivela la sua vera natura. È Story Pod, la libreria “pop-up” installata a Newmarket, un sobborgo di Toronto. Un piccolo angolo che distribuisce cultura e che ha permesso di riqualificare una piazza del quartiere recentemente completata
Quando è chiusa sembra una scatola, ma una volta aperta rivela la sua vera natura. È Story Pod, la libreria “pop-up” installata a Newmarket, un sobborgo di Toronto. Un piccolo angolo che distribuisce cultura e che ha permesso di riqualificare una piazza del quartiere recentemente completata.
A realizzare l’opera è stato il team di architetti dell’Atelier Kastelic Buffey. Proprio come le pagine di un libro, Story Pod si sfoglia. Realizzata in nero per attirare l’attenzione dei passanti della vicina strada principale e quelli della zona pedonale lungo il fiume adiacente, la libreria è formata da doghe verticali la cui distanza varia.
Le doghe più larghe permettono alla luce di filtrare e di mostrare cosa c’è all’interno.
Così, anche prima di entrare è possibile capire cosa racchiuda, incoraggiando i lettori ad entrare: volumi per grandi e piccoli.
Durante il giorno, due delle pareti vengono aperte proprio come le copertine di un libro. Gli ospiti sono invitati a prendere un libro e a lasciarne uno, o semplicemente ad accomodarsi su uno dei sedili incorporati e leggere.
Di notte, quando le porte sono chiuse, luci a LED ad alta efficienza energetica alimentate da pannelli fotovoltaici sul tetto rendono questa piccola libreria autosufficiente illuminando l’interno come una lanterna.
La libreria è stata costruita da un team di volontari, mentre AKB ha realizzato il progetto senza percepire alcuna somma. I fondi necessari all’acquisto dei materiali sono stati donati da HollisWealth.
Francesca Mancuso
Foto: AKB
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