Di fronte al dramma degli attacchi terroristici avvenuti negli scorsi giorni a Parigi il mondo si è fermato. Quando pensiamo ad una guerra, forse ci capita di immaginare una situazione drammatica che accade in luoghi molto lontani da noi. E iniziamo a chiederci profondamente quali siano le reali motivazioni di tutto ciò.
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Di fronte al dramma degli attacchi terroristici avvenuti negli scorsi giorni a Parigi il mondo si è fermato. Quando pensiamo ad una guerra, forse ci capita di immaginare una situazione drammatica che accade in luoghi molto lontani da noi. E iniziamo a chiederci profondamente quali siano le reali motivazioni di tutto ciò.
Quando la violenza si avvicina al luogo in cui viviamo, ecco che iniziamo a percepire in modo più netto quanto sia fragile e in bilico la nostra vita come esseri umani. Le guerre in corso nel mondo sono decine, forse centinaia. E di molti di questi conflitti non siamo nemmeno a conoscenza. Da questo punto di vista, per saperne di più, è possibile consultare on line la mappa delle guerre nel mondo.
Paura, rassegnazione, rabbia e fatalismo sono alcune delle reazioni, anche molto diverse tra loro, che potremmo incontrare dinnanzi ad avvenimenti come i conflitti armati e gli attacchi terroristici. Di fronte alla violenza il rischio è di sentirsi completamente impotenza.
Dal canto proprio, il Web si sta mobilitando con alcune petizioni che stanno accendendo il dibattito sugli attacchi terroristici di Parigi. Vi riportiamo le iniziative che abbiamo avvistato fino a questo momento.
Facebook e la bandiera francese
Cristina Ghanem, una ragazza italiana in stage alle Nazioni Unite di New York con l’Unione Europa, si rivolge a Facebook per chiedere di rendere disponibile lo strumento per cambiare la foto profilo a sostegno di tutte le vittime del terrorismo, non solo quella francese. Si legge nella petizione: “Se l’idea dietro questa invenzione è ammirevole, la decisione presa da Facebook per selezionare durante quali tragedie agli utenti sarà permesso dimostrare il proprio sostegno è offensivo e discriminatorio”. Cristina chiede quindi a Facebook l’opzione di commemorare tutte le vittime del terrorismo, senza distinzioni razziali, etniche o culturali.
Qui il link della petizione.
Il Giubileo
Due utenti di Change.org hanno avviato due petizioni sull’anno del Giubileo straordinario, la cui apertura è prevista per l’8 dicembre: “Chiediamo al Pontefice di annullare il Giubileo, che quest’anno decorre straordinariamente, per evitare che si possano perpetrare altre tragedie simili”, si legge nella campagna a firma di Federico Sconocchia Pisoni. “Preso atto dell’impossibilità di esercitare efficaci controlli su movimenti di smisurate masse di persone all’interno dei confini nazionali i firmatari chiedono il rinvio dell’evento”, si legge invece nella petizione di Bruno Barra.
Qui il link alla petizione sull’ annullamento del Giubileo.
Qui il link alla petizione sul rinvio del Giubileo.
Medici Senza Frontiere
Sul Web è nata una petizione che propone di donare a Medici Senza Frontiere i profitti dell’amichevole tra Francia e Inghilterra a Wembley. Secondo questa petizione, la decisione di non annullare la partita dimostra che la vita deve andare avanti e che quanto successo presso lo Stade de France non deve cambiare il nostro stile di vita.
Qui il link alla petizione.
Appello per la pace
La Coalizione Clima lancia un appello per la pace e l’umanità, per una mobilitazione nazionale ed un piano d’azione delle organizzazioni sociali contro il terrorismo e la guerra, il razzismo e i predicatori d’odio. L’appello giunge con il desiderio di costruire la pace e fermare la spirale di violenza e di follia umana con il diritto, le libertà, il dialogo, la solidarietà, la cooperazione, la giustizia sociale, il lavoro dignitoso, il rispetto dell’ambiente, la costruzione di una difesa comune europea, a partire dalla difesa civile non armata e nonviolenta con l’istituzione dei Corpi Civili Europei di Pace. L’invito è a partecipare all’assemblea prevista per il 17 novembre, alle ore 15 al Centro Congressi Frentani, Via di Porta Tiburtina 42, Roma per riflettere insieme le modalità migliori con le quali lanciare questo percorso collettivo.
Per maggiori informazioni: stopguerreeterrore@gmail.com
Il quotidiano Libero
Su Change.org sono nate due campagne che riguardano il direttore del quotidiano Libero, Maurizio Belpietro, rispetto al titolo di apertura scelto per la prima pagina del giornale il giorno dopo gli attentati. Una petizione è a sostegno del direttore e della “libertà di espressione e di opinione”. L’altra, lanciata dal giornalista Ivo Mej, che ha raggiunto in due giorni più di 85mila firme, chiede al presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Enzo Iacopino di radiare dall’albo Maurizio Belpietro.
Qui il link della petizione a favore.
Qui il link della petizione contro.
Il Web si sta mobilitando, oltre che con delle petizioni, con una serie di immagini.
Guarda qui tutte le illustrazioni contro la guerra e il terrorismo.
Leggi qui le frasi e gli insegnamenti di Gandhi sulla pace.
Marta Albè
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