La dolcissima nonna alla finestra che saluta ogni giorno i bimbi dello scuolabus

A volte basta davvero poco per regalare agli altri un po’ di felicità: come nel caso della nonnina di Arlington, nello stato di Washington (USA), che ogni giorno, per cinque anni, si è affacciata alla finestra del suo salotto per salutare i bambini dello scuolabus. Un piccolo gesto che era diventato, per lei, per i piccoli studenti e persino per l’autista del pulmino, un appuntamento fisso, un piccolo rito quotidiano. Fino a quando, un giorno, passando come sempre davanti a quella finestra, i bambini e l'autista l'hanno trovata vuota.

A volte basta davvero poco per regalare agli altri un po’ di felicità: come nel caso della nonnina di Arlington, nello stato di Washington (USA), che ogni giorno, per cinque anni, si è affacciata alla finestra del suo salotto per salutare i bambini dello scuolabus.

Un piccolo gesto che era diventato, per lei, per i piccoli studenti e persino per l’autista del pulmino, un appuntamento fisso, un piccolo rito quotidiano. Fino a quando, un giorno, passando come sempre davanti a quella finestra, i bambini e l’autista l’hanno trovata vuota.

L’assenza della “nonnina della finestra” – è questo il nome che i bambini dello scuolabus numero 7, non conoscendola di persona, avevano dato alla vecchina che, ogni giorno, si affacciava per salutarli e regalare loro un sorriso – non è passata inosservata, tanto più che il tempo scorreva e la nonnina non tornava.

Preoccupata da quella assenza prolungata e anomala, Carol Mitzelfeld, l’autista del pulmino, ha cercato informazioni e ha scoperto che la nonnina – la novantatreenne Louise Edlenaveva avuto un ictus ed era stata ricoverata in un centro di riabilitazione, assistita dall’altrettanto anziano marito. Mitzelfeld, allora, le ha fatto recapitare un mazzo di fiori, con i suoi saluti e con quelli di tutti gli scolari del bus numero 7, augurandole una pronta guarigione.

La nonna della finestra ha gradito moltissimo il pensiero: per lei, ha spiegato il marito, l’appuntamento con i bimbi dello scuolabus era un rito irrinunciabile, che la aiutava a trascorrere meglio la sua giornata, ad avere qualcosa da aspettare.

Dopo che i fiori sono stati recapitati, sulla finestra del salotto di casa Edlen è comparso un cartello con su scritto “Grazie!”. Notandolo, i bambini del pulmino si sono sentiti felici per avere regalato un po’ di gioia alla loro nonnina e, insieme all’autista, hanno pensato di farle avere un altro dono, semplice ma di grande valore simbolico: si sono fatti fotografare sullo scuolabus mentre si sporgono dai finestrini per salutare, realizzando un quadro che Mitzelfeld ha portato di persona a Louise Edlen, facendole visita al centro di riabilitazione.

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Alcune settimane dopo il ricovero, la nonna alla finestra è stata finalmente dimessa: sapendo che l’avrebbero ritrovata al suo posto, pronta a salutarli, i bambini dello scuolabus l’hanno accolta con clacson, trombette, sorrisi e saluti, componendo sui finestrini del pulmino giallo la scritta “Welcome home”, “Bentornata a casa”.

Una dimostrazione di affetto che scalda il cuore e che vale più di mille parole.

Lisa Vagnozzi

Photo Credits

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