Ora solare, da domenica 25 ottobre l'ora legale le ha lasciato il posto. Ma c'è spazio anche per l'ora polare. Non abbiamo sbagliato. È il momento di fare qualcosa e di tenersi informati riguardo ai rischi che sta correndo il pianeta. I cambiamenti climatici sono ormai una realtà ed è inutile nascondersi. Scatta così l'ora polare, un'iniziativa di informazione pensata per invitare la popolazione (italiana e mondiale) a riprendersi il clima, partendo dai semplici gesti quotidiani
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Ora solare, da domenica 25 ottobre l’ora legale le ha lasciato il posto. Ma c’è spazio anche per l’ora polare. Non abbiamo sbagliato. È il momento di fare qualcosa e di tenersi informati riguardo ai rischi che sta correndo il pianeta.
I cambiamenti climatici sono ormai una realtà ed è inutile nascondersi. Scatta così l’ora polare, un’iniziativa di informazione pensata per invitare la popolazione (italiana e mondiale) a riprendersi il clima, partendo dai semplici gesti quotidiani.
Pratiche per alcuni di noi ormai consolidate e a pieno titolo parte delle abitudini di tutti i giorni, ma per altri ancora lontane. Queste piccole azioni, che riguardano la nostra alimentazione, l’uso o la scelta di elettrodomestici ma anche i nostri spostamenti possono invece fare una grande differenza, permettendo di ridurre le emissioni di CO2.
Secondo i dati Enea 2013, il settore civile è quello più energivoro con il 38% dei consumi nazionali, seguito da quello dei trasporti (31% ). Per dare un’idea, una famiglia di 4 persone, che consuma al giorno circa 10 kWh elettrici, produce quasi 6 kg di CO2 in un solo giorno.
Cosa fare quindi per ridurre la propria impronta di carbonio? Ecco una serie di consigli forniti dal WWF – ma da GreenMe.it più volte illustrati – che dovremmo seguire, adottando l’ora polare, per essere più buoni con la Terra.
A casa
Lo sappiamo ma a volte continuiamo a farlo: lasciare accesa la luce quando non serve, oltre che inutile e dannoso per l’ambiente, è anche costoso. Stessa cosa vale per tutti gli apparecchi elettrici e gli standby.
Per approfondire: ELETTRODOMESTICO IN STAND BY, MA QUANTO CI COSTI?
Meglio fare le lavatrici e le lavastoviglie a pieno carico, magari regolando la temperatura: 10 gradi in meno equivalgono ad un risparmio energetico del 10%. Importante anche un utilizzo intelligente dei sistemi di riscaldamento e di raffrescamento. Non esagerare con i condizionatori e con i termosifoni regolando le temperature. Non gettare via gli oggetti che possono essere ancora riparati.
A tavola
Un argomento importante, che si richiama al consumo eccessivo di carne. Soprattutto gli allevamenti intensivi di bovini hanno gravi risvolti ambientali. È bene inoltre preferire prodotti locali e di stagione.
E una volta consumato il pasto, ridurre al minimo gli eventuali sprechi inventandosi il modo per riutilizzare quanto avanzato.
Per approfondire: SPRECHI ALIMENTARI: 10 CONSIGLI PER SALVARE UN TERZO DEL CIBO CHE GETTIAMO
In cucina
Piccoli gesti come mettere il coperchio e usare la pentola a pressione bastano già a ridurre i tempi di cottura e di conseguenza gas o elettricità necessari. È bene anche usare il fornello giusto evitando di usare i più grandi per le pentole più piccole.
Per approfondire: 10 MODI PER RISPARMIARE GAS ED ENERGIA MENTRE SI CUCINA
Muoversi
Bici e mezzi pubblici sono i migliori amici dell’ambiente. In alternativa condividere l’auto è utile a ridurre le emissioni.
Cambiare le proprie abitudini
Usare meno carta, differenziare i rifiuti e allontanarsi dalla filosofia dell’usa e getta.
Da domenica 25 ottobre sul sito del WWF saranno a disposizione pagine informative con eco-consigli ma anche quiz su Facebook e Twitter per capire se si è pronti al risparmio.
L’hashtag #ilpandasiamonoi sottolineerà lo stretto legame tra cambiamenti climatici e gli effetti sull’uomo. Un’iniziativa per tenere tutti “svegli” in attesa della conferenza sul clima di Parigi (Cop21).
Francesca Mancuso
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