Giardino giapponese di Roma: un meraviglioso angolo d’Oriente nel cuore della Capitale (come prenotare una visita gratis)

Scopri il Giardino Giapponese di Roma, un incantevole angolo d'Oriente nel cuore della Capitale. Trova informazioni su come prenotare una visita gratuita e immergiti nella bellezza e nella tranquillità di questo giardino unico.

L’incantevole giardino orientale si trova all’interno dell’Istituto Giapponese di Cultura, un tranquillo rifugio nel cuore del quartiere Parioli, a breve distanza dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna, dall’ETRU – Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e da importanti sedi di Accademie straniere.

È il primo giardino italiano progettato da un architetto giapponese, il rinomato paesaggista Nakajima Ken, noto anche per il giardino giapponese dell’Orto Botanico. Il giardino si integra armoniosamente con le linee moderne dell’edificio progettato da Yoshida Isoya in stile shinden-zukuri dell’epoca Heian.

Nascosto agli sguardi esterni secondo la tradizione giapponese, lo spazio verde si presenta come un raffinato kaiyūshikiteien, nella variante sen’en: un giardino da passeggio con laghetto, cascatella, isolette, rocce, ponticello e lampade di pietra (tōrō), che richiama in scala ridotta i giardini delle residenze aristocratiche giapponesi.

In un’atmosfera sospesa nel tempo, acqua, ghiaia e vegetazione sono gli elementi fondamentali di un paesaggio da esplorare, dove ogni elemento ha una precisa funzione, creando un insieme contemplativo di straordinaria poesia e bellezza.

Quando visitare il Giardino Giapponese a Roma

Giardino Dell'istituto Di Cultura Giapponese

Per tutto l’anno, escluso novembre, l’Istituto giapponese di cultura, il giovedì e il venerdì ore 14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00 accoglierà tutti coloro che riusciranno a prenotare una visita.

Grande quasi 1500 metri quadrati, il giardino che è un tripudio di ciliegi, iris, pini e fiori di glicine è stato realizzato da un architetto giapponese Ken Nakajima e riproduce alla perfezione l’atmosfera del Sol Levante.

Il laghetto con ninfee e fatto con pietre provenienti dalla Toscana, la cascate, le rocce e ancora le isole, lo tsuridono cioè la veranda, il ponticello e il tôrô, ovvero la lampada di pietra, proiettano il visitatore nel mondo nipponico, in perfetto stile sen’en (giardino con laghetto).

Profumi, colori, il paesaggio naturale, tutto ricorda il Giappone. Non manca però, anche un tocco tutto italiano testimoniato dalla presenza degli ulivi. Oltre al giardino da non perdere anche l’edificio dell’Istituto giapponese progettato da Yoshida Isoya che, dal 1962 rappresenta il tempio della cultura nipponica, promuovendo gratuitamente corsi di lingua, mostre, conferenze, concerti, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali.

Ma se la maggior parte dei visitatori ne ha apprezzato già in passato la bellezza, non mancano anche i commenti negativi lasciati sui vari siti, tra le lamentele c’è sicuramente quella della difficoltà di riuscire a prenotare una visita e le dimensioni del giardino, molto piccolo a detta di alcuni.

Info utili

La visita al giardino giapponese è gratuita ma è obbligatori prenotare tramite EventBrite.

Durante la visita al giardino, si prega di tenere presente alcune informazioni importanti. Si consiglia agli ospiti di indossare scarpe comode poiché il terreno non è pianeggiante e il sentiero è coperto di ghiaia.

È fondamentale rispettare il prato, evitando di calpestarlo. Inoltre, è severamente vietato fumare, sedersi o consumare cibi e bevande all’interno del giardino.

È consigliabile arrivare con almeno 10 minuti di anticipo per la registrazione. Si ricorda che la prenotazione della visita viene confermata solo con l’email di conferma da parte di Eventbrite. Chi è inserito nella lista di attesa riceverà un messaggio automatico dal sistema, che non costituisce conferma della prenotazione.

Quando fioriscono i ciliegi?

https://www.instagram.com/p/CcITUeOqDK4/

La fioritura dei ciliegi di solito comincia agli inizi di aprile e ha una durata variabile di circa un paio di settimane. 

Fonte: Giardino giapponese di Roma

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