La foresta di bambù di Arashiyama, assomiglia a un paradiso terrestre in cui il verde della vegetazione sovrasta l’intero paesaggio.
Percorrendo il sentiero sentirete solo il suono del vento che soffia tra i bambù e tutto intorno a voi, sarà così straordinario da sembrare quasi un paesaggio surreale, uno di quelli in cui rimane sempre il dubbio se siano veri o meno. La foresta di bambù di Sagano a Arashiyama, un quartiere della periferia occidentale di Kyoto assomiglia a un paradiso terrestre in cui il verde della vegetazione sovrasta l’intero ambiente circostante.
La foresta è la seconda destinazione turistica più popolare attorno alla metropoli giapponese, un sito naturale che va visitato a piedi, durante un piacevole trekking solitario o in compagnia, per riuscire ad ammirare tutto ciò che sta intorno.
I bambù altissimi incorniciano il sentiero e le scale fatte in pietra, si mischiano in autunno agli aceri rosso brillante, in primavera ai ciliegi in fiore e ondeggiano al ritmo del vento. Una musica naturale indicata dal governo come uno dei Cento suoni del Giappone da preservare. Il bosco è stato inserito dal Ministero dell’Ambiente tra le 100 migliori postazioni fonetiche del paese, un’iniziativa volta a diffondere il piacere dell’ascolto meditativo.
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La natura è selvaggia ma ben ordinata e l’unico intervento dell’uomo si vede nella costruzione del sentiero. Il tutto comunque non troppo invasivo poiché per esempio, per creare le ringhiere sono state utilizzate canne secche.
Ma se le immagini riescono a catturare la bellezza del paesaggio è più difficile riuscire a percepire la serenità e la tranquillità che questo luogo riesce a trasmettere. Nelle giornate di sole, con la leggera brezza gli alberi sembrano usciti da un quadro e lo scenario è abbastanza pittoresco. Il fitto bosco, distante appena mezzora dal caos cittadino, è lanciato verso il cielo, i bambù alti più di 10 metri filtrano la luce regalando una piacevole frescura.
Oltre la foresta c’è Okusaga, luogo preferito dai grandi poeti che volevano condurre una vita eremitica. Oggi il bosco di bambù è molto affollato, ha quindi perso un po’ di quella tranquillità incontaminata, per fortuna però la zona è molta ampia e quindi, si può facilmente trovare un posto in cui rimanere a pensare facendosi guidare dall’immensità naturale.
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