Monte San Giorgio, la montagna dei dinosauri Patrimonio Unesco (VIDEO)

Monte San Giorgio, Patrimonio dell'Umanità Unesco. Ai piedi delle Alpi meridionali, a cavallo tra il Canton Ticino svizzero e la provincia di Varese, circondato dai rami meridionali del lago Ceresio, sorge il Monte San Giorgio, conosciuto anche come la montagna dei dinosari

Monte San Giorgio, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ai piedi delle Alpi meridionali, a cavallo tra il Canton Ticino svizzero e la provincia di Varese, circondato dai rami meridionali del lago Ceresio, sorge il Monte San Giorgio, conosciuto anche come la montagna dei dinosari.

Uno scenario che già così descritto, non avrebbe bisogno di ulteriori presentazioni se non fosse che, accanto alla bellezza paesaggistica, ci sia tutto un aspetto culturale e storico.

Dal 2003 per la parte svizzera e dal 2010 per quella italiana, Monte San Giorgio, infatti, è inserito nella lista dei patrimoni dell’Umanità Unesco non solo per le magnifiche vedute dalla sua cima ma soprattutto, perché è tra i più importanti giacimenti fossiliferi al mondo del Triassico Medio, un’epoca geologica compresa tra 247 e 237 milioni di anni fa.

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Dal 1850 in poi, paleologi svizzeri e italiani hanno riportato alla luce una varietà unica al mondo di reperti fossili in ottimo stato di conservazione. Per questo oggi, questa località è conosciuta come la montagna dei dinosauri.

Sono oltre 20 mila i fossili ritrovati, di questi si contano 25 specie di rettili, 50 di pesci, più di 100 di invertebrati, oltre al ricco patrimonio vegetale. Il sito ha, quindi, restituito un autentico tesoro rappresentando la migliore testimonianza per lo studio dell’evoluzione di determinati tipi di flora e fauna.

Oggi l’area montuosa di Monte San Giorgio è a forma di piramide ma, la presenza di rettili marini lunghi fino a sei metri, è dovuta al fatto che circa 240 milioni di anni fa qui vi erano un bacino marino profondo 100 metri.

A differenza di altri giacimenti di fama mondiale, sulla montagna dei dinosauri troviamo almeno cinque livelli fossili, questo significa che i paleontologi hanno potuto studiare le trasformazioni dei rettili e non solo, avvenute sull’arco di più milioni di anni. Un patrimonio racchiuso in collezioni documentate e catalogate, diventate con il tempo, il principale punto di riferimento su scala mondiale per tutti gli studiosi di paleontologia.

Accanto all’aspetto storico c’è la bellezza del luogo che ben si presta per escursioni, pedalate e gite fuoriporta. Si può, infatti passeggiare sul versante sud ammirando i vigneti della zona, godersi la frescura dei boschi all’ombra di un albero, immaginando per un attimo che proprio negli stessi luoghi vivevano enormi creature, i cui resti sono al Museo dei Fossili di Meride.

E la presenza dei dinosauri non poteva non portare con sè anche una leggenda, quella che vede Monte San Giorgio emergere dalle acque della laguna che si trovava nel mare della Tetide e da qui il ritrovamento degli splendidi rettili marini.

Dominella Trunfio

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