L’FDA mette in guardia dai rischi di antinfiammatori e antidolorifici come l’ibuprofene

Antidolorifici e antinfiammatori sono farmaci non certo privi di effetti collaterali. La loro assunzione non dovrebbe mai avvenire alla leggera.

Antidolorifici e antinfiammatori sono farmaci non certo privi di effetti collaterali. La loro assunzione non dovrebbe mai avvenire alla leggera.

Negli Stati Uniti l’FDA sta mettendo in guardia la popolazione dai rischi associati all’assunzione di farmaci antinfiammatori e antidolorifici. Alcuni di questi farmaci potrebbero provocare effetti collaterali anche gravi seppur assunti nelle dosi raccomandate.

La preoccupazione riguarda soprattutto quei farmaci antidolorifici e antinfiammatori che possono essere acquistati da chiunque senza ricetta medica. Secondo l’FDA i farmaci antinfiammatori FANS possono aumentare la probabilità di un attacco di cuore o di un ictus e anche causare la morte.

Questi gravi effetti collaterali possono verificarsi già nelle prime settimane di trattamento e il rischio può aumentare con un proseguimento dell’assunzione di tali farmaci. L’FDA sa bene che questi farmaci da banco sono spesso utilizzati per ottenere un sollievo temporaneo da dolori o stati febbrili ma anche per trattare condizioni più complicate, come l’artrite.

Molte persone sono abituate ad assumere questi farmaci anche ogni giorno per trattare i propri problemi di salute e non sono abbastanza coscienti dei relativi effetti collaterali. Ora l’FDA ha dichiarato che esiste il rischio di andare incontro ad un infarto o a un ictus già nelle prime settimane di assunzione di questi medicinali.

Il riferimento all’aumento del rischio di infarto come effetto collaterale riguarda in particolare l’utilizzo di farmaci FANS, cioè di antinfiammatori non steroidei. Già da anni l’FDA aveva messo in guardia la popolazione dai rischi di infarto e ictus legati a questi medicinali, ma ora la soglia di pericolo viene innalzata.

Per giungere a questa raccomandazione l’FDA ha analizzato numerosi studi in proposito. Il rischio di infarto e di ictus in base a questi studi aumenta dal 10% al 50% a seconda dei medicinali assunti e delle loro quantità. L’avvertenza coinvolge soprattutto i farmaci a base di ibuprofene e naproxene.

I farmaci FANS vengono spesso prescritti per il trattamento di disturbi come artrite, artrite reumatoide, gotta ed altre condizioni reumatologiche, ma anche in caso di dolori più comuni come mal di testa, mal di denti, dolori muscolari, crampi mestruali e tendiniti. L’FDA aveva già aggiornato le confezioni di questi medicinali nel 2005 per mettere in guardia da un maggior rischio di ictus e di infarto ed ora le raccomandazioni negli Usa diventeranno ancora più severe.

Cosa dovrebbero fare dunque i pazienti? L’invito è ad assumere questi farmaci solo in caso di reale necessità e non come se si trattasse di panacee per tutti i mali. Durante l’assunzione i consumatori dovranno essere consapevoli dei rischi di ictus e di infarto e parlarne con il proprio medico.

Prima di decidere di assumere questi farmaci bisognerebbe sempre fare presente al medico il proprio stato di salute, soprattutto se si soffre di pressione alta, di problemi circolatori o di malattie cardiache, e avvertirlo subito in caso si presentino sintomi inaspettati o preoccupanti. I farmaci possono esserci utili ma dovremmo imparare ad assumerli con consapevolezza e, visti gli effetti collaterali, informarci presso un esperto di fiducia sull’esistenza di rimedi naturali ed erboristici efficaci per il nostro tipo di problema.

Consulta qui maggiori informazioni sugli effetti collaterali dell’ibuprofene.

Per quanto riguarda l’Europa, l’Agenzia Europea del Farmaco di recente ha provveduto a modificare il bugiardino dell’ibuprofene per avvertire i pazienti dei rischi ed effetti collaterali per l’apparato cardiocircolatorio. Qui maggiori informazioni.

Marta Albè

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