"Beixi Moshuo - Behemoth" di Zhao Liang è il vincitore del Green Drop Award 2015, il premio che viene assegnato al film che meglio interpreta la sostenibilità tra quelli in gara alla 72esima Mostra del Cinema di Venezia.
“Beixi Moshuo – Behemoth” di Zhao Liang è il vincitore del Green Drop Award 2015, il premio che viene assegnato al film che meglio interpreta la sostenibilità tra quelli in gara alla 72esima Mostra del Cinema di Venezia.
La pellicola è stata premiata perché rappresenta una denuncia dello sviluppo insostenibile della Cina e delle società industrializzate. Secondo la giuria che ha decretato il vincitore, in questo film gli uomini, le donne, l’ambiente e la natura sono rappresentati come sacrificio in nome di un progresso che in realtà si rivelerà inesistente.
Il regista cinese nel film ha simulato un viaggio dantesco in cui non c’è salvezza. Esiste però un insegnamento morale rivolto agli spettatori di ogni parte del Pianeta. L’inferno dantesco in questa pellicola si esprime sulla Terra con la rappresentazione delle miniere di carbone della Mongolia, che diventano dei veri e propri gironi infernali danteschi.
“Nella Divina Commedia, Dante attraversa in sogno l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. In Behemoth mi sono ispirato a Dante e ho descritto un’enorme catena industriale, in cui i colori rosso, grigio e blu rappresentano rispettivamente i tre regni danteschi”, ha spiegato Zhao Liang.
Nel film il regista analizza le condizioni di vita dei lavoratori e l’insensato sviluppo urbano. Nella società moderna si accumula ricchezza mentre l’uomo perisce. Non ci sono interviste ai minatori, perché le immagini forti che li ritraggono al lavoro parlano da sole.
“L’edizione di quest’anno del Green Drop Award è stata per noi la più impegnativa”, ha detto Elio Pacilio, Presidente di Green Cross Italia. “Fra circa 90 giorni da oggi si svolgeranno infatti i negoziati sul clima alla Conferenza internazionale delle parti a Parigi”.
Da Venezia attraverso il cinema Green Drop Award vuole lanciare un appello affinché questi negoziati vadano a buon fine. futuro dell’umanità dipende anche da questo e il cinema con i suoi artisti e i suoi spettatori può fare molto.
Marta Albè
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