Chen, l’agricoltore senza braccia che insegna come niente sia impossibile

Vivere senza braccia, eppure riuscire a portare avanti una piccola fattoria e a prendersi cura di una madre ormai anziana e inferma contando solo sulle proprie forze: è la storia incredibile di Chen Xinyin che, con il suo esempio, insegna a tutti noi che forza di volontà e coraggio possono aiutare a superare la disabilità.

Vivere senza braccia, eppure riuscire a portare avanti una piccola fattoria e a prendersi cura di una madre ormai anziana e inferma contando solo sulle proprie forze: è la storia incredibile di Chen Xinyin che, con il suo esempio, insegna a tutti noi che forza di volontà e coraggio possono aiutare a superare la disabilità.

Accade a Tongxin, un villaggio piuttosto povero situato nel cuore della Cina. La vicenda, che negli ultimi giorni ha fatto il giro del mondo, grazie ad un servizio fotografico rimbalzato in rete e su diverse testate cinesi e internazionali, ha come protagonista un uomo di 48 anni, Chen Xinyin, disabile dall’età di sette, a causa di un potente shock elettrico che gli è costato entrambe le braccia.

Nonostante il proprio handicap, Chen Xinyin lavora da sempre nella piccola fattoria di famiglia: ha iniziato ad occuparsi del bestiame all’età di 14 anni e, giorno dopo giorno, ha dovuto imparare a fare a meno delle braccia e delle mani e a trovare “soluzioni” alternative.

Dopo la partenza dei fratelli, recatisi altrove per cercare fortuna, e la morte del padre, avvenuta ventotto anni fa, Chen Xinyin è rimasto da solo con la madre a gestire tutte le proprietà di famiglia.

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Senza contare su aiuti esterni, oggi Chen Xinyin si occupa di semina, raccolto e cura dei terreni, oltre che di 24 pecore, 2 bufali e 4 galline: pur non avendo le mani, compie sistematicamente operazioni quali mietere il grano, sbucciare le pannocchie di mais e costruire cesti di paglia. La sua maggiore risorsa sono i piedi.

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Con l’aiuto dei piedi prepara anche da mangiare, per sé e per la madre ormai novantunenne, che da qualche mese è paralizzata e che deve essere accudita e imboccata. Il figlio riesce ad alimentarla tenendo un cucchiaio tra i denti, con una dedizione che non può non commuovere, soprattutto se si pensa a quanto debba essere faticoso non poter contare sul supporto di braccia e mani e a quanta forza di volontà sia necessaria per “sostituirle” ogni volta con piedi, bocca e con altre parti del corpo.

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E non mancano certo le difficoltà. Basti pensare che, per poter utilizzare i piedi nelle mansioni quotidiane, Chen Xinyin non può mai indossare scarpe e calzini e, nel corso dei mesi più freddi dell’anno, è affetto da geloni che rendono la sua routine ancora più complicata.

Ma si tratta difficoltà che non ha paura di affrontare e che ha ormai imparato a superare. Quando un vicino di casa gli ha suggerito di andare a mendicare in città, perché nelle sue condizioni potrebbe guadagnare molto di più di quello che fa lavorando, la sua risposta è stata categorica e sdegnata:

Non ho le braccia, ma ho i piedi buoni. Non posso fare quel genere di soldi.

E così, con coraggio e determinazione, Chen Xinyin continua a lavorare nella sua fattoria e a prendersi cura della madre malata, senza considerare la propria disabilità un ostacolo, ma una sfida da raccogliere ogni giorno.

Lisa Vagnozzi

Photo Credits

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