Vivere in zone ricche di alberi fa bene alla salute. Sembra scontato ma a mettere nero su bianco i vantaggi di vivere in zone alberate è stato uno studio condotto dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Chicago
Vivere in zone ricche di alberi fa bene alla salute. Sembra scontato ma a mettere nero su bianco i vantaggi di vivere in zone alberate è stato uno studio condotto dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Chicago.
Basandosi su un lavoro precedente che aveva confermato il fatto che gli ambienti naturali possano aiutare la memoria e l’attenzione, Marc Berman, professore di psicologia e Omid Kardan hanno dimostrato che la presenza di alberi lungo un viale residenziale è associata ad un significativo miglioramento della salute cardiovascolare e metabolica.
Lo studio si è concentrato sulla popolazione urbana di Toronto, in Canada, e ha messo in relazione la presenza di spazi verdi e la salute degli abitanti, incrociando immagini satellitari ad alta risoluzione e dati sui singoli alberi e svolgendo 31.000 test di autovalutazione basati su questionari riguardanti la percezione della salute in generale, le condizioni cardio-metaboliche (come ad esempio malattie cardiache o diabete) e le malattie mentali provenienti dall’Ontario Health Study.
In particolare, gli scienziati si sono soffermati non sulla presenza di cespugli e prati ma solo sulla copertura data dagli alberi, convinti che possano fornire maggiori effetti benefici.
E i risultati ottenuti dimostrano quanto ipotizzato dagli scienziati canadesi: è emerso infatti che coloro che vivono nei quartieri che hanno una maggiore presenza di alberi lungo le strade hanno una percezione decisamente migliore della salute e riportano meno patologie cardio-metaboliche.
I risultati sono stati considerati anche in base a fattori demografici come reddito, età e livello di istruzione. E i numeri sembrano non lasciare spazio a dubbi. Secondo gli scienziati, piantare altri 10 alberi in un isolato
“ha benefici sanitari equivalenti ad aumentare il reddito di ogni famiglia in quel blocco città di più di 10.200 dollari (circa 900o euro)” scrivono gli autori.
O ancora al fatto di essere sette anni più giovani. Inoltre, la presenza di 11 alberi in più in un unico isolato basterebbe a far calare il rischio di patologie cardio-metaboliche al pari di un aumento del reddito personale annuo di 20.000 dollari, circa 18mila euro o a trasferirsi in un quartiere con un reddito medio più elevato di 20.000 dollari.
Perché? Secondo Kardan, potrebbero essere varie le spiegazioni. In primo luogo, chi vive in zone alberate è più propenso a camminare di più. Senza contare che la qualità dell’aria è decisamente migliore. Da non sottovalutare anche la riduzione dello stress, che incide positivamente sul nostro benessere psicofisico.
Gli scienziati però ci vanno cauti, spiegando che i dati e le analisi raccolti a Torono non permettono di fare qualsiasi inferenza causale ma sembra quasi ovvio che la presenza di verde non possa che fare bene alla nostra salute.
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Francesca Mancuso
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