Danimarca: il paese più felice del mondo punta all’agricoltura 100% bio

La Danimarca si sta orientando verso l’agricoltura sostenibile e il Governo danese ha preparato un progetto che punta a rivoluzionare il modo di coltivare sul territorio nazionale. Al più presto tutta l’agricoltura danese sarà 100% bio.

La Danimarca, il Paese più felice del mondo, si sta orientando verso l’agricoltura sostenibile e il Governo danese ha preparato un progetto che punta a rivoluzionare il modo di coltivare sul territorio nazionale. Al più presto tutta l’agricoltura danese sarà 100% bio.

Un primo obiettivo riguarda il 2020. Entro i prossimi cinque anni la Danimarca raddoppierà la superficie dei terreni coltivati con metodo biologico e via via proseguirà la propria conversione all’insegna dell’agricoltura naturale.

Dal punto di vista del biologico la Danimarca ha già compiuto grandi passi avanti. Infatti rappresenta il Paese più sviluppato per quanto riguarda il commercio di prodotti bio. Ma questo traguardo per il Governo danese non sembra sufficiente.

Ed è così che ha deciso di investire ben 35 milioni di euro nel solo 2015 a favore dell’agricoltura biologica. Questa cifra dimostra che il progetto danese è al momento il più ambizioso del Pianeta per quanto riguarda l’agricoltura sostenibile.

L’agricoltura biologica in Danimarca è già in anticipo sui tempi: il marchio nazionale del biologico infatti sta per celebrare il proprio 25esimo anniversario e il 97% dei cittadini ne conosce il significato. Si tratta di un vero e proprio record, così come il fatto che la spesa alimentare complessiva del Paese sia composta per l’8% proprio da prodotti certificati. E dal 2007 l’esportazione di prodotti bio danesi è aumentata del 200%.

Il Governo sta lavorando su due fronti diversi: dare impulso alla conversione dei terreni agricoli convenzionali alla coltivazione biologica e stimolare una maggiore domanda per i prodotti e ha innanzitutto elaborato un documento in 67 punti che rappresenta il piano d’azione sul biologico per il Paese.

La Danimarca finanzierà coloro che vorranno investire nell’agricoltura biologica e biodinamica per lo sviluppo di nuove tecnologie che aiutino a promuovere la crescita. Il cambiamento avverrà sotto la guida delle autorità pubbliche con la partecipazione dei Ministeri, delle regioni e delle città, che uniranno le loro forze in nome di un obiettivo comune. Proprio le istituzioni dovranno dare il buon esempio per prime e favorire il biologico.

Il primo obiettivo importante è quello di servire al pubblico il 60% di cibo bio a partire dalle scuole, dalle mense statali e dagli ospedali. Le istituzioni pubbliche nazionali servono 800 mila pasti al giorno che secondo il Governo danese dovranno diventare sempre più bio.

Ad impegnarsi per questa trasformazione non sarà soltanto il Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione. Sono infatti già coinvolti anche il Ministero della Difesa, che nelle proprie mense servirà sempre più cibo bio, e il Ministero dell’Ambiente, che si impegnerà a trasformare molte delle aree che gestisce in terreni da coltivare secondo l’agricoltura biologica.

Anche il Ministero della Pubblica Istruzione farà la propria parte, a cominciare dalle scuole e con una riforma del sistema educativo dove verranno inseriti corsi dedicati a nutrizione, cibo sano e agricoltura naturale.

Insomma, un intero Paese e tutte le sue istituzioni stanno marciando insieme per il cambiamento e la Danimarca si riconferma un esempio da imitare dal punto di vista dell’ambiente. Se in Italia il biologico venisse favorito maggiormente a tutti i livelli, a partire dalle istituzioni, forse anche il nostro Paese potrebbe adottare un piano di conversione dell’agricoltura altrettanto sistematico.

Marta Albè

Fonte foto: Flickr

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