Il 2014, l’anno più caldo dal 1961. E in futuro sempre peggio (#unnuovoclima)

Rovente. Il 2014 è stato l'anno più caldo dal 1961 a oggi. E non è una buona notizia. Lo scorso anno infatti è stato registrato il record della temperatura media, sia su scala globale che in Italia. Non stupisce visto che a livello globale, sia sulla terraferma che in mare, quello appena passato è stato l’anno più caldo dal 1880. E il futuro è ancora più nero: i modelli climatici prevedono infatti un aumento della temperatura in Italia compreso tra 1,8 e 5,4 gradi entro i prossimi 100 anni

Rovente. Il 2014 è stato l‘anno più caldo dal 1961 a oggi. E non è una buona notizia. Lo scorso anno infatti è stato registrato il record della temperatura media, sia su scala globale che in Italia. Non stupisce visto che a livello globale, sia sulla terraferma che in mare, quello appena passato è stato l’anno più caldo dal 1880. E il futuro è ancora più nero: i modelli climatici prevedono infatti un aumento della temperatura in Italia compreso tra 1,8 e 5,4 gradi entro i prossimi 100 anni.

È quanto emerge da due recenti analisi condotte dall’Ispra: “Gli indicatori del clima in Italia nel 2014” e “Il clima futuro in Italia: Analisi delle proiezioni dei modelli regionali”, sullo stato, le tendenze e le previsioni del clima nel nostro paese.

Il primo studio, “Gli indicatori del clima in Italia nel 2014”, ha esaminato l’andamento del clima nel corso del 2014 mettendo a confronto i dati con quelli degli anni precedenti.

Temperature

Di male in peggio. Lo scorso anno in Italia, il valore della temperatura media è stato il più elevato dal 1961, al di sopra anche ai livelli del 1994 e del 2003 (+1.57°C) che avevano segnato i record precedenti. Si parla di un ‘anomalia media annuale della temperatura minima pari a 1.72°C, quasi 0.5°C in più del precedente record del 1994.

Il grafico che segue mostra a sinistra le anomalie della temperatura media in Italia rispetto al periodo di riferimento 1961-1990 mentre a destra sono riportate in blu e in rosso le proiezioni dei modelli climatici regionali in due scenari definiti dall’IPCC.

temperatura1

Non è tutto. Nel 2014 abbiamo avuto anche il numero più basso di “giorni con gelo” e di “notti fredde” dell’intera serie. Viceversa, il numero medio di “notti tropicali” è stato leggermente superiore al valore normale, in corrispondenza di una stagione estiva non particolarmente calda.

temperatura2

Dove

I dati peggiori sono stati al Nord, con l’anomalia della temperatura media annuale pari a 1.93°C mentre al Centro e al Sud e sulle Isole è stata di 1.63 e +1.24°C.

Quando

Tutti i mesi del 2014 sono stati più caldi della norma, tranne luglio ovunque. Ad agosto temperature anomale solo al Nord e maggio solo al Sud e sulle Isole. Il mese più caldo è stato novembre, con un’anomalia media di +3.93°C al Nord, +3.43°C al Centro e +2.55°C al Sud e sulle Isole. Il più freddo rispetto alla norma è stato agosto al Nord (-0.29°C), luglio al Centro (-0.57°C) e maggio al Sud e sulle Isole (-0.20°C).

Anche il mare si presenta più caldo. Nel 2014, la temperatura superficiale delle acque italiane ha fatto registrare anomalie molto elevate soprattutto negli ultimi quattro mesi dell’anno. Il 2014, con un’anomalia media di +0.99°C, si colloca al 2° posto dell’intera serie, dopo il 2012.

Pioggia

Le precipitazioni annuali del 2014 in Italia sono state superiori alla media del 13% circa anche se con notevoli differenze in base alla posizione geografica. Al Nord il 2014 è stato nettamente più piovoso della norma (+36%), al Centro moderatamente più piovoso (+12%), al Sud e sulle Isole moderatamente meno piovoso della norma (-12%). Al Nord il 2014 si è piazzato al secondo posto tra gli anni più piovosi dell’intera serie, dopo il 1960.

E in futuro? A occuparsi di cosa accadrà tra qualche anno è stato il secondo rapporto dell’Ispra, “Il clima futuro in Italia: Analisi delle proiezioni dei modelli regionali”. Quest’ultimo ha ipotizzato un aumento della temperatura media in Italia compreso tra 1.8 e 3.1 °C nello scenario ottimistico e tra 3.5 e 5.4 °C in quello pessimistico.

Le variazioni sono piuttosto uniformi su tutto il territorio nazionale. Considerando le diverse stagioni, l’aumento della temperatura più marcato si prevede in estate, con variazioni a fine secolo comprese tra 2.5 e 3.6°C (scenario ottimistico) e tra 4.2 e 7.0°C (scenario pessimistico).

A conferma dei dati Ispra arriva anche un’analisi resa nota da Coldiretti in occasione del solstizio d’estate. Secondo Coldiretti, quella appena trascorsa è stata la primavera più calda di sempre sul pianeta con una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani superiore di 0,85 gradi celsius rispetto alla media del 20° secolo. Non a caso quello appena trascorso è stato anche l’inverno più caldo mai registrato.

Un record storico per la temperatura più elevata sul pianeta si registra anche se si considerano i primi cinque mesi del 2015. Si tratta di valori che confermano la tendenza ad un’accelerazione nel surriscaldamento poiché tra i 10 anni più caldi, da quanto sono iniziate le rilevazioni, ben nove, sono successivi al 2000. Il 2014 è in testa alla classifica degli anni più bollenti davanti al 2010 che è seguito dal 2005 e dal 1998 e poi a pari merito dal 2013 e dal 2003 e a seguire il 2002, il 2006 e il 2009” spiega Coldiretti.

Intanto oggi a Roma si sono svolti gli Stati generali dei cambiamenti climatici, pensati con l’obiettivo di individuare proposte italiane per combattere il riscaldamento globale. Ma gli esiti sono stati tutt’altro che felici.

La situazione si fa sempre più calda…

Francesca Mancuso

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