Le api sono ancora in grave declino. Anche gli Stati Uniti finalmente se ne rendono conto. Le preoccupazioni arrivano soprattutto dal punto di vista degli apicoltori e della produzione del miele.
Le api sono ancora in grave declino. Anche gli Stati Uniti finalmente se ne rendono conto. Le preoccupazioni arrivano soprattutto dal punto di vista degli apicoltori e della produzione del miele.
In questo caso il timore è prima di tutto economico oltre che ambientale. Qualunque sia la molla che ha fatto scattare la preoccupazione per il destino delle api negli Usa, ciò che importa è che a partire dai nuovi dati forniti dall’ Usda anche gli Stati Uniti possano agire per proteggere questi importantissimi insetti impollinatori.
L’Europa, ad esempio, da due anni a questa parte ha messo in vigore una restrizione parziale e temporanea dell’impiego dei pesticidi neonicotinoidi, che vengono ormai considerati dei veri e propri killer delle api. Un passo, seppur piccolo che gli Stati Uniti non hanno mai intrapreso nonostante la voce degli apicoltori e dei cittadini, che da tempo si sono schierati contro le multinazionali che producono i pesticidi neonicotinoidi (Bayer e Syngenta, ad esempio).
Il nuovo report sul delcino delle api diffuso in questi giorni dal Dipartimento dell’agricoltura statunitense evidenzia come, da aprile 2014 ad aprile 2015, dunque nel giro di un solo anno, gli apicoltori abbiano perso circa il 42% delle api mellifere dei loro alveari.
Oltre che all’impiego di neonicotinoidi ed altri pesticidi, il declino delle api viene associato ai cambiamenti climatici, alla perdita degli habitat naturali e alla diffusione di parassiti nocivi. Secondo gli apicoltori Usa, però, proprio i neonicotinoidi sarebbero i maggiori colpevoli per la moria delle api. In Europa l’Efsa ne ha confermato la pericolosità.
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Chi salverà le api? Al momento la Casa Bianca ha deciso di formare una Task Force per studiare ed approfondire il problema e alcuni agricoltori avrebbero iniziato a ridurre l’impiego dei neonicotinoidi. Si riuscirà, dati alla manom, ad andare finalmente contro le multinazionali, verso la messa al bando definitiva dei pesticidi killer delle api anche negli Stati Uniti? Anche perché come diceva qualcuno..”se le api sparissero, all’umanità resterebbero pochi anni di vita”.
Marta Albè
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