Cambiamenti climatici, il polline può favorire la formazione delle nuvole e la quantità delle piogge. Si tratta di quanto emerge da un nuovo studio statunitense che mette in correlazione polline, formazione delle nuvole, clima e ciclo di vita delle piante.
Cambiamenti climatici, il polline può favorire la formazione delle nuvole e la quantità delle piogge. Si tratta di quanto emerge da un nuovo studio statunitense che mette in correlazione polline, formazione delle nuvole, clima e ciclo di vita delle piante.
Lo studio in questione è stato condotto dai ricercatori delle Università del Texas e del Michigan ed è stato pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters con il titolo di “Pollen as atmospheric cloud condensation nuclei“.
I pollini si scompongono in micro particelle che diventano nuclei per la condensazione delle nuvole. Gli esperti si riferiscono ai pollini per il ruolo centrale nella “semina delle nuvole”. Ecco dunque che tra piante, pollini e cambiamenti climatici sarebbe presente un legame da non sottovalutare.
Fino a questo momento gli esperti ritenevano che i pollini fossero troppo grandi per svolgere un ruolo nella formazione delle nuvole ma ora si scopre che l’umidità può scomporre il polline in particelle più piccole.
Secondo gli esperti, quando il polline si bagna può suddividersi facilmente in microparticelle che possono diventare dei nuclei di condensazione per le nuvole. I ricercatori hanno studiato l’azione del polline in una camera di nebbia utilizzata per osservare la formazione delle nuvole dal punto di vista scientifico.
I ricercatori hanno evidenziato che i pollini con l’umidità si scompongono in particelle di dimensioni nanometriche in grado di portare alla formazione di nubi. Ora sono interessati a comprendere meglio il ruolo dei pollini nei cambiamenti climatici.
Ecco l’ipotesi dei ricercatori: quando le piante producono il polline, che crea le nuvole, queste ultime a loro volta alimentano le piante stesse con la pioggia influenzandone l’intero ciclo di crescita. Si creerebbe dunque un circolo virtuoso: le piante quando hanno bisogno di acqua per crescere producono polline ed ecco in arrivo prima nuove nuvole e poi le piogge.
“È possibile” – ha spiegato Allison Steiner, esperta dell’Università del Michigan – “che quando le piante producono il polline, che crea le nuvole, queste a loro volta formino la pioggia che alimenta le piante stesse influenzandone l’intero ciclo di crescita”.
fonte foto: unimich.edu
Sembra proprio che i pollini abbiano grandi responsabilità sui cambiamenti climatici e sulla formazione delle nuvole e di conseguenza sulla comparsa delle precipitazioni in determinati momenti della crescita delle piante, in un ciclo completamente naturale. Altro che scie chimiche…
Guardate il video dell’Università del Michigan.
Marta Albè
Fonte foto: windomallergy.com
Leggi anche:
Allergie ai pollini: ecco i rimedi naturali per contrastarle