Lo smog uccide. L’inquinamento ogni anno provoca 600 mila morti in Europa, 33 mila solo in Italia. Lo svelano i dati dell’ultimo rapporto shock presentato dall’Oms sui danni dell’inquinamento dell’aria in Europa.
Lo smog uccide. L’inquinamento ogni anno provoca 600 mila morti in Europa, 33 mila solo in Italia. Lo svelano i dati dell’ultimo rapporto shock presentato dall’Oms sui danni dell’inquinamento dell’aria in Europa.
In quasi tutte le città italiane troviamo alti livelli di inquinamento, tra benzene e polveri sottili. In Europa 9 cittadini su 10 respirano aria inquinata, migliaia di persone si ammalano ogni anno. Le morti sono causate soprattutto da tumori ai polmoni e patologie cardiocircolatorie. Lo studio appena presentato dall’Oms porta il titolo di “Economic cost of the health impact of air pollution in Europe“.
L’inquinamento dell’aria sarebbe correlato anche alle malattie neurologiche. I danni alla salute della popolazione italiana e europea causati dallo smog sono davvero gravi. L’Oms riflette anche sulla situazione economica, sulle ricadute che le malattie causate dall’inquinamento hanno sul PIL in tempi di crisi.
Il rapporto Oms sull’inquinamento è stato presentato in occasione del meeting di Haifa con oltre 200 rappresentanti di istituzioni e associazioni europee per fare il punto sulle misure prese cinque anni fa dopo le Dichiarazioni di Parma.
In quell’occasione gli Stati si impegnarono ad intervenire contro l’inquinamento atmosferico. Eppure i Governi sembrano non agire abbastanza per arginare i danni dell’inquinamento, nonostante i vantaggi economici che ne deriverebbero.
”Diminuire gli effetti sulla salute dell’inquinamento paga dividendi” – ha affermato Zsuzsanna Jakab, direttore regionale per l’Europa dell’Oms – “Le prove che abbiamo fornito dovrebbero dare ai leader politici un grande impulso ad agire, non solo per salvare vite ma anche per ottenere risultati economici straordinari’‘.
Per far fronte ai danni dell’inquinamento l’Unione Europea utilizza il 5% del suo PIL, per un totale di 1463 miliardi di euro, di cui 88 miliardi riguardano l’Italia. Purtroppo le nostre città non si salvano dall’inquinamento dell’aria. Negli ultimi anni si è registrato qualche miglioramento, ma nella Pianura Padana milioni di persone sono esposte a valori di inquinamento superiori alle soglie di riferimento indicate dall’Oms.
Quali sono le principali fonti di inquinamento? L’Oms indica tra i principali fattori la produzione industriale con i suoi ossidi di zolfo, il trasporto marittimo e stradale, il riscaldamento e la produzione di calore, che innalzano i livelli di polveri sottili e di monossido di carbonio. Dal settore industriale derivano le emissioni di diossina, metalli pesanti, Pcb e Ipa.
Un ulteriore nuovo rapporto pubblicato congiuntamente da Oms e Ocse, con il titolo di “From Parma to Haifa: how far have we gotten?” ci informa che 1 cittadino europeo su 4 si ammala o muore prematuramente a causa dell’inquinamento ambientale.
I dati provenienti da diverse indagini in aree tematiche prioritarie – come l’acqua e i servizi igienico-sanitari, la qualità dell’aria, l’ambiente quotidiano della vita dei bambini, i prodotti chimici, l’amianto e i cambiamenti climatici – mostrano che il miglioramento delle condizioni di salute della popolazione europea, nonostante qualche passo avanti, è risultato irregolare.
Marta Albè
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