Noci, arachidi e tutta la famiglia della frutta secca non soltanto aiutano a combattere i chili di troppo, ma sono utili anche contro le malattie cardiache e persino contro il cancro
Chi l’ha detto che fanno solo ingrassare? Noci, arachidi e tutta la famiglia della frutta secca non soltanto aiutano a combattere i chili di troppo, ma sono utili anche contro le malattie cardiache e persino contro il cancro.
Dai risultati di alcuni studi riportati sul New York Times, infatti, emerge che più le persone consumano noci, meno è probabile una morte prematura, in particolare a causa di un tumori o di malattie cardiache.
Mentre un’altra ricerca pubblicata su JAMA Internal Medicine e condotta su più di 200mila uomini e donne nel sud degli Stati Uniti e a Shanghai, ha scoperto che più noci e arachidi si consumano le persone, più bassi sono i loro tassi di mortalità, soprattutto per ictus.
Inoltre, se è vero come è vero che oggi sono sempre di più i soggetti allergici, due recenti studi mostrano che in ogni caso di cono dei metodi proprio per impedire ai bambini di sviluppare un’intolleranza.
Il primo, pubblicato l’anno scorso su JAMA Pediatrics, sostiene che le donne possono diminuire il rischio di avere un figlio con allergie mangiando noccioline durante i nove mesi di gravidanza, e la riduzione è maggiore tra i bambini le cui mamme hanno consumato noci cinque o più volte al mese.
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Un’altra ricerca, pubblicato nel mese di febbraio sul New England Journal of Medicine, spiega invece che l’introduzione di arachidi nelle diete dei bambini di età compresa tra i 4 gli 11 mesi considerati ad alto rischio di sviluppare un’allergia alimentare riduce in realtà notevolmente la probabilità di diventare intolleranti in futuro.
In ogni caso, ricordatevi che in generale la frutta secca fa bene! Quella a guscio è ricca di sali minerali, contiene proteine e oli benefici, non ha colesterolo ed è ricca di importanti sostanze nutrienti, incluse proteine e fibre alimentari. È anche fonte di acido folico, niacina e vitamina E e B6. Prendete comunque l’abitudine di sgranocchiarla a stomaco vuoto, perché dopo pranzo o dopo cena l’unico effetto sarà quello di una digestione lenta e pesante.
Germana Carillo
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