Secondo un nuovo studio, il consumo quotidiano di mele porta a una importante riduzione delle prescrizioni di farmaci
Una mela al giorno toglie il medico di torno…cita un noto proverbio. E la saggezza popolare c’è andata davvero molto vicina perché se, comunque, dal medico ci si continua ad andare anche per particolari prescrizioni, uno studio conferma che invece se si gusta il frutto una volta al dì il farmacista è sicuro che si leva di torno.
In pratica, posto che non c’è alcuna evidenza scientifica sul legame tra il consumo di mele e il ricorso ai medici, chi le mangia in ogni caso pare che chieda meno prescrizioni di medicinali.
A sostenerlo è un autorevole studio della University of Michigan School of Nursing, pubblicato online sulla rivista Jama Internal Medicine, secondo cui, invece di ridurre le visite dal proprio medico, come suggerisce il famoso proverbio, il consumo quotidiano di mele porta a una importante riduzione delle prescrizioni di farmaci.
L’esperimento – I ricercatori hanno preso in esame i dati di 8.399 persone, già reclutate nel programma National Health and Nutrition Examination Survey, confrontando i consumatori di mele e i non consumatori, che erano la maggioranza (7.646 cioè il 91% del totale).
Chi mangiava almeno una piccola mela ogni giorno aveva una scolarità più elevata e fumava di meno, ma quanto alle visite mediche e ai ricoveri in ospedale non è emersa alcuna differenza statisticamente rilevante rispetto al gruppo dei non mangiatori di mele. Piuttosto, pare che gli amanti delle mele ricorrevano di meno alla prescrizione di farmaci.
“I nostri risultati suggeriscono che promuovere il consumo di mele può avere un effetto molto limitato nel ridurre la spesa sanitaria nazionale“, concludono i ricercatori, per i quali “una mela al giorno leva il farmacista di torno” è un’affermazione ora scientificamente verificata.
Fatto sta, farmacista o no, che le mele, che possono essere consumate davvero da tutti, conferiscono un bel po’ di effetti positivi al nostro organismo: sono ricche di sali minerali, ferro, calcio, potassio, fosforo e magnesio. Non mancano inoltre le vitamine, in particolare la vitamina A e la vitamina C, e le proprietà antianemiche e diuretiche.
Testo e foto (meleto del Trentino): Germana Carillo
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