Secondo una nuova ricerca americana, chi ha un udito molto sensibile è in genere più creativo e brillante
I rumori non sono fatti per i geni. Chi è dotato di un particolare acume, infatti, sopporta a malapena qualsiasi tipo di frastuono ed è sensibile anche ai minimi rumori, ma ciò potrebbe renderlo più creativo. Sei avete l’udito ipersensibile, insomma, avete anche il dono della genialità.
A sostenerlo è una ricerca americana della Nortwhstern University di Evanston, secondo cui che chi ha un udito molto sensibile è in genere più creativo e brillante.
Chi riesce a percepire anche i più piccoli rumori oppure prova particolare fastidio per quelli troppo forti, in buona sostanza, sarebbe più sveglio e intuitivo nella media rispetto agli altri.
Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori hanno sottoposto ad alcuni test 100 volontari per analizzarne le capacità acustiche. Esaminando sia le capacità di udire rumori sia le rispettive capacità creative dei partecipanti, è emerso che chi avverte sonorità non facili da cogliere presenta delle particolari doti creative e chi è particolarmente sensibile ai suoni è più reattivo agli stimoli esterni e più facilitato nel prendere decisioni e trovare delle soluzioni.
Quella di avere un udito particolarmente acuto e sensibile e, di conseguenza, una creatività fuori dal comune, è una facoltà che “se incanalata nella direzione giusta, può rendere la vita più ricca e significativa“, spiegano gli autori della ricerca.
Ovvio, lo dicono a noi, che col riciclo creativo e il riuso produttivo ci andiamo a nozze ogni giorno. Ma come la mettiamo con l’inquinamento acustico? Ogni giorno il rumore del traffico, i frastuoni notturni, i condizionatori d’aria, che sono sempre sopra i decibel fissati dalla normativa, e poi ancora cuffie sparate nelle orecchie e mezzi di trasporto di ogni sorta, peggiorano la qualità della nostra vita. Insomma, in mezzo a tutto questo fracasso io di geni ne vedo ben pochi…
Germana Carillo