Al Policlinico Gemelli di Roma apre il primo ambulatorio contro la dipendenza psicologica da cannabis. Sono previsti incontri individuali, riabilitazione di gruppo e eventuale supporto farmacologici.
Al Policlinico Gemelli di Roma apre il primo ambulatorio contro la dipendenza psicologica da cannabis. Sono previsti incontri individuali, riabilitazione di gruppo e eventuale supporto farmacologici.
L’ambulatorio è dedicato a giovani e adulti per cui la dipendenza dalla cannabis sia diventata un problema fuori controllo. Farà parte delle attività del Day Hospital di Psichiatria e Farmacodipendenze dell’ospedale.
È il primo ambulatorio in Italia ad occuparsi in modo specifico della dipendenza da cannabis, che va ad aggiungersi ad altre iniziative, meno specifiche, già presenti sul territorio nazionale. La medicina ufficiale considera la dipendenza da cannabis prima di tutto un disagio sociale anziché una patologia.
La notizia arriva mentre in Parlamento si riapre il dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere. La preoccupazione degli esperti riguarda soprattutto l’impiego di cannabis da parte degli adolescenti.
Ecco quanto dichiarato dal dottor Federico Tonioni, psichiatra e coordinatore dell’ambulatorio contro la dipendenza da cannabis. “La cannabis è una sostanza che, soprattutto in adolescenza, si colloca sul confine tra normalità e patologia. È necessario lavorare su questo confine per mettere meglio in luce gli elementi predittivi e i segnali precoci di una tossicodipendenza, che può strutturarsi definitivamente in età adulta”.
Tonioni specifica in una nota dell’ospedale comunque che le droghe leggere restano diverse da quelle pesanti, perché non provocano una dipendenza fisica manifesta e perché, soprattutto tra gli adolescenti, sanciscono spesso più un rito di passaggio che una vera e propria condizione patologica.
A suo parere la situazione per gli adolescenti può diventare preoccupante quando lo spinello diventa sinonimo di isolamento e di distacco dagli altri, con ripercussioni negative sulla vita sociale dei ragazzi, in un’età molto delicata.
“La cannabis è una sostanza che, soprattutto in adolescenza, si colloca sul confine tra normalità e patologia” – afferma Tonioni – “È necessario lavorare su questo confine per mettere meglio in luce gli elementi predittivi e i segnali precoci di una tossicodipendenza, che può strutturarsi definitivamente in età adulta”.
Fumare spinelli potrebbe essere l’anticamera del passaggio alle droghe pesanti in futuro? A parere dell’esperto, cannabis e hashish non vengono considerati come vere e proprie sostanze stupefacenti dai giovani. Il problema non sarebbe dato tanto dal consumo di droghe leggere, quanto dalla condizione psicologica degli adolescenti e dal loro vissuto.
“Sono questi i casi in cui il passaggio a sostanze chimicamente più potenti” – conclude Tonioni – “diventa quasi un’evoluzione inevitabile ed evidenzia come sia l’uso, o meglio, lo scopo che si propone a essere ‘pesante’, prima ancora della potenza del principio attivo”.
Per accedere al servizio dell’ambulatorio contro la dipendenza da cannabis del Policlinico Gemelli basterà una telefonata. L’intento principale sarà quello di aiutare adolescenti e giovani, ma anche adulti, a risolvere le problematiche personali che li spingono ad un uso eccessivo e preoccupante di cannabis per cogliere segnali precoci di tossicodipendenza in modo da evitare che il fenomeno si rafforzi in età adulta ricorrendo alle droghe pesanti.
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