Pesticidi in quasi tutti i cibi che mettiamo nel piatto, parola dell’Efsa

Quasi tutti i cibi che mettiamo nel piatto contengono pesticidi. La percentuale è molto alta e raggiunge il 97,4%. Parola dell’Efsa, che sottolinea però che i livelli di pesticidi presenti normalmente non superano i limiti di legge.

Quasi tutti i cibi che mettiamo nel piatto contengono pesticidi. La percentuale è molto alta e raggiunge il 97,4%. Parola dell’Efsa, che sottolinea però che i livelli di pesticidi presenti normalmente non superano i limiti di legge.

Poco meno del 55% dei cibi che mangiamo è privo di tracce di pesticidi rilevabili. E l’1,5% supera purtroppo i limiti di legge. Nel 27% dei campioni analizzati dall’Efsa sono stati rilevati residui di più di un pesticida. È il caso dei residui multipli, che destano maggiori preoccupazioni poiché non conosciamo gli effetti sulla salute della combinazione di agrofarmaci diversi in un alimento.

L’Efsa ha condotto la propria indagine sui pesticidi prendendo in considerazione 81 mila campioni di alimenti provenienti da Unione Europea, Islanda e Norvegia. L’Efsa ha analizzato campioni di prodotti alimentari freschi o lavorati.

La percentuale di campioni in cui i pesticidi superavano i limiti di legge è risultata più elevata per quanto riguarda i prodotti provenienti da Paesi terzi (5,7%) rispetto ai prodotti dei Paesi dell’Unione Europea (1,4%).

Ricapitolando, ecco i dati rilevati dalle analisi dell’Efsa:

– Il 97,4% dei campioni analizzati rientrava nei limiti di legge.
– Il 54,6% era privo di residui rilevabili.
– L’1,5% superava nettamente i limiti di legge, tenendo conto dell’incertezza di misurazione. dando così l’avvio a sanzioni legali o amministrative nei confronti degli operatori del settore alimentare responsabili.
– Residui di più di un pesticida (residui multipli) sono stati rilevati nel 27,3% dei campioni.

C’è comunque un dato positivo: rispetto ai risultati del 2010, quando erano stati analizzati gli stessi prodotti alimentari, eccetto il vino, la percentuale di campioni che superano i limiti di legge è diminuita per tutti i prodotti esaminati.

L’EFSA ha utilizzato i dati del programma di coordinamento dell’Unione Europea per valutare l’eventualità che l’attuale esposizione alimentare ai residui di pesticidi rappresenti un rischio per la salute umana a lungo termine (cronico) o a breve termine (acuto).

Secondo le conclusioni dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, è improbabile che la presenza di residui di pesticidi negli alimenti abbia un effetto a lungo termine sulla salute dei consumatori. Per quanto concerne l’esposizione a breve termine, il rischio per i cittadini europei esposti a livelli nocivi di residui attraverso la dieta è stato giudicato basso.

Dunque assumere cibi con residui di pesticidi non comporta rischi per la salute, nemmeno con un accumulo che potrebbe verificarsi a lungo termine? Nel dubbio meglio scegliere il più possibile alimenti bio e coltivati in modo naturale, senza pesticidi, magari proprio nel nostro orto.

Consulta qui il rapporto Efsa sui pesticidi negli alimenti e qui il documento completo con tutte le tabelle (in inglese)

Marta Albè

Fonte foto: medevlins.com

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