Avevano pescato un pesce siluro da record, entrando nel Guiness dei Primati. Ma i due gemelli Dino e Dario Ferrari sono stati multati dalla Provincia per aver ributtato nelle acque del Po la loro preda, appartenente a una specie alloctona che minaccia la fauna ittica locale
Avevano pescato un pesce siluro da record, entrando nel Guiness dei Primati. Ma i due gemelli Dino e Dario Ferrari sono stati multati dalla Provincia per aver ributtato nelle acque del Po la loro preda, appartenente a una specie alloctona che minaccia la fauna ittica locale.
La sanzione di 50 euro è arrivata qualche giorno dopo la cattura con lo spinning di un pesce siluro lungo 2 metri e 67 centimetri e pesante 127 chilogrammi, il più grande mai pescato con questa tecnica.
La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo, tanto da finire anche in un’intervistatadalla CNN. Dopo aver trainato la preda a riva, l’avevano rigettata nel Po. “Chi sono io per togliergli la vita?“, aveva spiegato al Corriere Dino Ferrari.
Un gesto che ha violato l’articolo 3 comma 9 del regolamento regionale della pesca, che vieta di ridare la libertà a specie alloctone come il siluro, vorace predatore pericoloso per la fauna ittica autoctona. Da qui la multa. I pescatori fanno sapere che la pagheranno.
La pesca sportiva spesso termina con il rigettare i pesci in acqua, che per loro sfortuna, però, potrebbero rivivere la stessa terribile esperienza delle lacerazioni provocate dall’amo. La bocca ha, infatti, per i pesci la stessa funzione che hanno per noi le dita, in quanto usata per afferrare ed esplorare, raccogliere il cibo, costruire rifugi e accudire i piccoli. È un organo particolarmente sensibile e quindi il dolore che provano è estremamente acuto e violento.
Roberta Ragni
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