Il tè molto probabilmente è la bevanda più diffusa al mondo, dopo la semplice acqua. La preparazione di una normale tazza di tè, anche al di fuori di un vero e proprio cerimoniale, come avviene in Giappone, richiede sempre un piccolo rituale.
Indice
Dalla scelta della varietà di tè, alla preferenza per il tè sfuso o in bustina, allo strumento prescelto per portare ad ebollizione l’acqua fino alla decisione di dolcificare o macchiare il tè, oppure di berlo così com’è: ecco alcune delle variabili che distinguono il modo di preparare il tè non soltanto tra i diversi popoli del mondo ma anche tra le persone di una stessa famiglia.
Vi avevamo già parlato delle varietà di tè più diffuse al mondo, di come preparare un infuso e di come preparare un decotto utilizzando piante spontanee e erbe officinali, ma non vi avevamo ancora svelato i segreti per la preparazione di una tazza di tè a regola d’arte.
Quale e quanto tè utilizzare
Tenete conto di usare una bustina di tè per tazza o un cucchiaino di tè sfuso per tazza. Ricordate che alcuni tè di alta qualità possono essere utilizzati per una seconda volta, per preparare una nuova bevanda, magari dal gusto leggermente meno intenso. Si tratta in ogni caso di un semplice consiglio antispreco.
Considerate comunque che in Cina il tè preparato riutilizzando le stesse foglie per la seconda o la terza volta è considerato il migliore. La scelta della varietà di tè da utilizzare dipende dai gusti personali. Tenete conto di qualità e rispetto dell’ambiente nella scelta del tè: preferite il più possibile tè biologico e del commercio equo.
Temperatura dell’acqua
Una questione fondamentale per la preparazione di un buon tè è rappresentata dalla temperatura dell’acqua. Di solito su ogni confezione di tè, sia in bustine che sfuso, o semplicemente sull’etichetta della bustina stessa, sono presenti le indicazioni relative alla temperatura ideale dell’acqua da utilizzare per la preparazione della bevanda.
A seconda delle varietà di tè la temperatura può cambiare leggermente e risultare, ad esempio, tra i 70° e i 95° C. Se non avete un termometro adatto a misurare con precisione la temperatura dall’acqua, potete portarla ad ebollizione e attendere qualche minuto in modo che scenda al di sotto dei 100° C, se ciò è richiesto dalla varietà di tè prescelta. Tenete conto delle seguenti indicazioni per quanto riguarda la temperatura dell’acqua per preparare il tè:
- Tè bianco: tra i 70° e i 90° C
- Tè verde cinese: tra 85° e 95° C
- Tè verde giapponese: tra 70° e 80° C
- Tè nero: tra 90° e 100° C
Tempi di infusione
Così come la temperatura dell’acqua per la preparazione delle diverse tipologie di tè, varia anche il tempo di infusione. Cercate di rispettare il più possibile quanto indicato sulle bustine di tè che avete selezionato, ma in caso di mancanza di indicazioni potete fare riferimento ai seguenti tempi di infusione per i tipi più comuni di tè.
- Tè bianco: da 7 a 15 minuti
- Tè verde cinese: da 2 a 3 minuti
- Tè verde giapponese: da 1 a 2 minuti
- Tè nero: da 3 a 5 minuti
Ingredienti aggiuntivi
L’aggiunta di altri ingredienti al tè fa parte dei gusti personali e segue le proprie abitudini. C’è chi ama mettere una fettina di limone nel tè nero e chi preferisce spremere qualche goccia di succo di limone fresco direttamente nella tazza, chi non rinuncia ad aggiungere un po’ di zucchero o un altro dolcificante e chi sceglie sempre di non zuccherare. Altri ancora macchiano il tè, soprattutto il tè nero, con il latte classico o vegetale. Tenete conto, però, che per quanto riguarda i tè più pregiati, come il tè bianco, sarebbe bene assaporarli al naturale senza nessun tipo di ingrediente aggiuntivo.
Tazzine, teiere e samovar
Non lasciate al caso la scelta delle tazze e della teiera da utilizzare per preparare il tè. Le tazze da tè classiche sono piuttosto piccole: anche se più grandi di una tazzina da caffè, hanno dimensioni minori rispetto ad una tazza per il latte o per la colazione. Le tazze da tè più pregiate hanno il bordo sottile e dorato. Potrete decidere di portare ad ebollizione il tè in un pentolino, in un bollitore elettrico o in una teiera da riscaldare sul fornello.
In alternativa ecco anche il samovar, un contenitore metallico tradizionalmente usate per scaldare l’acqua per il tè in Russia, nei Paesi slavi, in Iran e in Turchia. Se la vostra teiera ha un filtro, potrete utilizzarla direttamente per l’infusione del tè sfuso prima di versare la bevanda già pronta nelle tazze.
La cerimonia del tè in Giappone
La cerimonia del tè (Cha no yu) in Giappone è un vero e proprio rito sociale e spirituale che fa parte delle arti cerimoniali zen. Nella cerimonia del tè giapponese si utilizza il tè matcha. Si tratta di tè verde in polvere che viene mescolato con l’acqua calda utilizzando un apposito strumento in bambù. Nel caso del tè matcha non si parla di una vera e propria infusione, ma di una sospensione. La polvere del tè viene bevuta insieme alla bevanda vera e propria. Il tè matcha veniva e viene ancora utilizzato dai monaci zen per rimanere svegli durante le lunghe meditazioni.
Come conservare il tè
Nella riuscita della vostra tazza di tè contano molto sia la qualità delle foglie di tè prescelte e del prodotto in bustina, sia la loro corretta conservazione. Bisognerebbe conservare il tè in un luogo asciutto, al riparo sia dalla luce che dall’umidità. Il tè sfuso andrebbe conservato in barattoli a chiusura ermetica per conservare il suo aroma. La stessa soluzione vale anche per le bustine di tè, che altrimenti potreste riporre in scatole di legno o di cartone.
Siete pronti per preparare una tazza di tè perfetta? Quale varietà di tè sceglierete?
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