Entri a Disneyland solo se sei vaccinato: il fenomeno del morbillo che sta dilagando negli Stati Uniti
Entri a Disneyland solo se sei vaccinato. Il morbillo dilaga negli States, dove ben 70 casi di contagio tra sei Stati (e in più il Messico) stanno mettendo a dura prova le autorità sanitarie a stelle e strisce. Una autentica epidemia la cui origine sembra debba essere ricondotta proprio al parco divertimenti californiano.
La maggior parte delle persone risultate positive alla malattia si trova, infatti, proprio in California e, in particolare, si tratterebbe di soggetti che non sono stati sottoposti alla vaccinazione Mmr, ovvero il siero contro morbillo, orecchioni e rosolia, e quindi più esposti al contagio.
Ciò avrebbe contribuito a diffondere una malattia che sembrava definitivamente debellata negli Usa già 15 anni fa (solo nel 2014 i casi di contagio negli Stati Uniti sono arrivati a 644, contro la media di poco più di un centinaio registrata dal 2000). Ma, secondo gli esperti, ad accendere la miccia sarebbero state alcune persone provenienti dall’estero che già avevano contratto il virus e, essendo Disneyland una delle mete turistiche più visitate al mondo, è facile sia il posto prediletto per diffondere malattie e innescare una epidemia.
Così a Disneyland il virus ha contagiato anche 5 dipendenti e si è propagato verso l’esterno. Ai non vaccinati è stato chiesto di non avvicinarsi al parco, mentre da parte di alcune scuole della California è partita la richiesta di far rimanere a casa i bambini a rischio per tre settimane, periodo di incubazione della malattia.
Il caso ripropone l’annosa questione “vaccino sì vaccino no” e una parte di scienziati e dell’opinione pubblica americana imputa il fenomeno alla “negligenza” di alcuni genitori, convinti degli effetti solo negativi di questi tipi di vaccini, e che per di più ottengono anche esenzioni ad personam dall’obbligo di vaccinare i propri figli al momento dell’iscrizione a scuola.
Barbara Loe Fisher, direttore del National Vaccine Information Center, organizzazione non-profit che è dalla parte della libertà di scelta sulle vaccinazioni dei figli, ha spiegato che dell’epidemia di Disneyland non sono responsabili i non vaccinati, “dal momento che tra le persone colpite dal morbillo ce ne sono alcune che si sono sottoposte alle misure precauzionali“.
E allora è un discorso dal quale non se ne esce: i vaccini sono efficaci o no?
Germana Carillo
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